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{{{
WikiUp
}}}
/%
[{TableOfContents }]\\
!!! Obiettivo del documento\\
In un sistema ERP, la presenza di più plant nei quali si può ricevere, trasformare e spedire merce, viene affrontata dal punto di vista di:\\
1. __Pianificazione__: il sistema, all'interno dell'MRP, pianifica trasferimenti tra plant;\\
\\
2. __Datazione__: il sistema, all'interno dell'ATP, pianifica trasferimenti tra plant;\\
\\
3. __Movimentazione__: il sistema permette di inserire ordini di trasferimento (eventualmente rilasciando quanto suggerito dalla pianificazione) e di seguirne lo sviluppo (spedizione dal plant di partenza, ricevimento in quello d'arrivo, visibilità della merce in transito, ecc...).\\
\\
In questo documento viene descritto il modo in cui Sme.up affronta queste problematiche, negli aspetti di:\\
* copertura applicativa;\\
* impostazioni tabellari;\\
* operatività.\\
Per la natura di estrema plasmabilità di Sme.up, non è comunque possibile offrire una descrizione esaustiva di tutti i comportamenti possibili e sensati. Tuttavia la modalità descritta di seguito permette di affrontare in modo affidabile questo argomento.\\
\\
!!! Pianificazione Multiplant\\
!! Introduzione\\
Si definisce "Pianificazione multiplant" la modalità con cui l'MRP tratta la presenza di fabbisogni e coperture provenienti da più magazzini (plant).\\
In Sme.up essa può essere eseguita in tre modi, ciascuno corrispondente a una diversa necessità applicativa, secondo quanto impostato nel campo apposito della tabella dei dati generali di pianificazione (M51).\\
\\
!! Modalità di pianificazione\\
! Cumulata\\
Viene eseguita una pianificazione unica per tutti i plant impostati nel gruppo fonti di lancio.\\
Il primo plant di questo gruppo assume il significato di plant "master": viene utilizzato per reperire i dati di pianificazione e per pianificare i nuovi ordini.\\
Questo modello è da utilizzare quando ai plant è stata data una valenza logistica "interna", cioè quando essi hanno il significato di aree di magazzino.\\
E' comunque sempre consigliabile la codifica delle aree come tali.\\
\\
! Lanciata singolarmente\\
Si esegue una pianificazione separata per plant (il gruppo fonti deve contenere un solo plant).\\
Ogni pianificazione sostituisce soltanto la precedente dello stesso plant.\\
Questo modello va utilizzato quando i plant sono entità indipendenti, senza nessuna relazione logistica tra di loro e vi sono enti separati di pianificazione, ciascuno dei quali opera senza interferire con le pianificazioni presenti degli altri plant.\\
\\
! Completa\\
Si esegue una pianificazione completa per tutti i plant presenti nel gruppo fonti. Ogni plant viene pianificato singolarmente, con suggerimenti di trasferimento dal plant di competenza (avendo impostato opportunamente i parametri di pianificazione).\\
Questo modello va utilizzato in presenza di più unità produttive, ciascuna delle quali esegue una parte dell'intero processo e si presenta il problema di programmare i trasferimenti dei materiali dal luogo in cui sono prodotti a quello in cui vengono utilizzati.\\
Dato che questa modalità è la più articolata, essa verrà trattata in modo esaustivo in seguito.\\
\\
!! Pianificazione Multiplant completa\\
! Definizioni\\
Un plant per ogni articolo può essere:\\
* __utilizzatore__: consuma l'articolo (lo vende, lo utilizza o lo trasferisce);\\
* __esecutore__: rifornisce l'articolo (lo produce, lo acquista o lo terzializza).\\
Ogni articolo ha un __plant di competenza__ (di seguito PC), che deve essere inserito come campo dell'anagrafica articoli (con possibilità di risalita a un valore di default impostato nella tabella generale B£2, la cui presenza rende facoltativo l'inserimento del campo in anagrafica).\\
Il PC è il plant esecutore dell'articolo (ce ne possono essere altri in base alla definizione dei parametri di pianificazione).\\
Esso è inoltre l'unico plant da cui l'MRP pianifica, qualora sia necessario, ordini di trasferimento verso altri plant.\\
Per ogni articolo, quindi, l'esecutore può essere soltanto l'utilizzatore stesso oppure il PC.\\
Ad esempio, in una situazione con i plant 1, 2 3 e 4 (quest'ultimo è il PC).\\
\\
[{Image src='immagini/MBDOC-M5_005/M5_005_01.png' caption='' width='100%' style='max-width: 100%;'}]\\
! Impostazioni parametri di pianificazione\\
I parametri di pianificazione sono strutturati su quattro colonne (produzione / acquisto / lavorazione / trasferimento), per ognuna delle quali si possono inserire la politica, i tempi di approvvigionamento e i lotti.\\
Definiamo primaria una politica non di trasferimento, in presenza della quale deve esserci almeno un'altra politica (primaria).\\
In linea di principio, una politica primaria potrebbe essere reperita a livello superiore (sia nei parametri di pianificazione sia a livello generale, in funzione del tipo parte), ma si è preferito introdurre questo vincolo per dare maggior visibilità alla struttura.\\
Un ulteriore controllo è che la somma delle percentuali delle politiche primarie sia 100.\\
I parametri di pianificazione così impostati definiscono gli OAV di pianificazione (politica/tempi e lotti master) degli oggetti AR (articolo) e AM (articolo/plant: il plant è nel parametro).\\
Per l'oggetto AR le informazioni vengono lette dal suo plant di competenza e quindi la politica master risulta obbligatoriamente primaria, mentre per l'oggetto AM le si legge dal plant ricevuto (se è presente la politica di trasferimento e il plant ricevuto non è di competenza, la politica e i lotti master sono di trasferimento; in caso contrario ci si riconduce al caso precedente).\\
\\
! Descrizione del motore di pianificazione\\
Quando si pianifica un articolo su un gruppo di plant, come prima cosa viene determinato il suo PC:\\
* Se esso NON è presente nel gruppo di plant, viene pianificato singolarmente ogni plant (ci si riconduce alla pianificazione separata per plant) e non si considera l'eventuale presenza della politica di trasferimento;\\
* se esso è presente nel gruppo plant si possono verificare due casi:\\
** se non è presente la politica di trasferimento ci si riconduce ancora al caso dipianificazione separata per plant;\\
** se è presente la politica di trasferimento, si pianificano (sempre separatamente) i plant non PC, con politica master la politica di trasferimento, che dà luogo a ordini pianificati di trasferimento verso il plant di trasferimento con impegno sul PC. Per ultimo viene pianificato il PC, che tra i suoi fabbisogni ha gli impegni pianificati di trasferimento verso gli altri plant. Per questo plant si usano le sole politiche primarie.\\
\\
__Avvertenza__: nella politica di pianificazione è possibile specificare un gruppo fonti che sostituisce quello impostato al lancio dell'MRP.\\
Il gruppo fonti, in un ambiente multliplant, contiene anche un elenco di plant. Nella pianificazione multiplant completa, quest'ultimo elenco NON sostituisce quello presente nel gruppo fonti del lancio dell'MRP, che rimane valido per tutta la pianificazione.\\
\\
! Nota Tecnica\\
L'ordine di trasferimento pianificato ha i campi impostati nel seguente modo:\\
\\
[{Image src='immagini/MBDOC-M5_005/M5_005_02.png' caption='' width='100%' style='max-width: 100%;'}]\\
! Esempi\\
Supponiamo di avere tre plant (1, 2 3) di cui il 3 è il PC, su cui si pianifica l'articolo AAA.\\
Per impostare che dal plant 1 e 2 siano riforniti dal plant 3, nel quale l'articolo si produce, definiamo i seguenti livello di risalita dei parametri di pianificazione:\\
1. Articolo / Plant;\\
2. Classe / Plant;\\
3. Articolo / ** (oggetto STAR);\\
4. Classe / ** (oggetto STAR).\\
I parametri di pianificazione si impostano nel seguente modo:\\
Chiave = Livello 3 / Codice 1 AAA / Codice 2 **\\
\\
[{Image src='immagini/MBDOC-M5_005/M5_005_03.png' caption='' width='100%' style='max-width: 100%;'}]\\
Gli ordini di trasferimento vengono pianificati sui plant 1 e 2, con politica P02, con quantità Q02 e impegni sul plant 3.\\
Sul plant 3 si pianificano ordini di produzione con politica P01 e tempi e quantità T01, impostando in un solo punto il comportamento dell'articolo su tutti i plant.\\
\\
Supponiamo invece che, mentre il plant 1 viene sempre rifornito dal plant 3, nel plant 2 l'articolo venga acquistato.\\
In questo caso si aggiunge il seguente elemento tra i parametri di pianificazione:\\
\\
[{Image src='immagini/MBDOC-M5_005/M5_005_04.png' caption='' width='100%' style='max-width: 100%;'}]\\
Alla pianificazione del plant 2, vengono reperiti questi ultimi parametri di pianificazione, che inducono il comportamento specifico sul plant, mentre per il plant 1 i parametri reperiti sono ancora i precedenti e quindi la sua pianificazione resta la stessa.\\
Questa struttura di risalita si presenta sufficientemente robusta, in quanto permette di definire sia eccezioni a livello di singolo plant sia comportamenti globali.\\
Se le eccezioni non sono inizialmente previste, è comunque previdente impostarne i livelli. Se invece si sceglie di codificare il comportamento di ogni singolo plant, i livelli superiori si riservano per eventuali generalizzazioni.\\
Naturalmente, i livelli di risalta possono essere più di due, l'importante è che in essi, nell'oggetto 2, siano ripetuti prima il plant e poi l'oggetto generico STAR.\\
\\
!! Ulteriori considerazioni\\
Questa struttura di trasferimenti non prevede che essi siano monodirezionali: per articoli diversi si possono pianificare spostamenti incrociati, in base al PC di ciascuno di essi.\\
Nel caso in cui non siano previsti trasferimenti (sia perché la pianificazione non è multiplant completa o perché per l'articolo non sono stati codificati i parametri di trasferimento), il PC assume un significato unicamente informativo, non influenzando la pianificazione.\\
E' stato scelto di renderla comunque un'informazione obbligatoria, in quanto la sua assenza provocherebbe comportamenti anomali in caso di passaggio, in un secondo tempo, alla\\
pianificazione di trasferimenti.\\
\\
! Definizione tempi di transito\\
Quando si pianifica un ordine di trasferimento, si usa come lead time il tempo di transito definito nella tabella M5J (dal plant di partenza a quello di arrivo), usando i giorni solari o il calendario, a seconda di quanto impostato nella tabella generale M51 (campo trattamento giorni di transito).\\
Questo tempo assume il valore di tempo di rettifica, per ottenere un comportamento omogeneo con gli ordini di acquisto e lavorazione.\\
Infatti, in un ordine pianificato (di acquisto / lavorazione) si calcolano le seguenti date:\\
%%quote
_R_(1)---- Tempo fisso + variabile------(2)------Tempo rettifica-----(3)_n_
/%
----
dove:\\
(1) Data suggerimento (a cui si datano gli impegni in assenza di tempi di rettifica sul legame)\\
(2) Data fine pianificata\\
(3) Data fonte\\
%%quote
che si trasforma in un ordine rilasciato di acquisto o lavorazione in:
_R_(1)---- Tempo fisso + variabile------(2)------Tempo rettifica-----(3)_n_
/%
----
dove:\\
(1) Data inizio (se ordine di conto lavoro, è calcolata dinamicamente all'atto della creazione degli impegni)\\
(2) Data consegna richiesta e confermata (presente sulla riga del documento)\\
(3) Data fonte (calcolata dinamicamente in analisi disponibilità avanzando la data consegna del tempo di rettifica presente nella riga del documento)\\
\\
Il rilascio di un ordine pianificato, sulla riga del documento rilasciato:\\
* copia la data fine pianificata nella data consegna richiesta e confermata;\\
* scrive i tempi di approvvigionamento, reperendoli dai dati di pianificazione.\\
\\
Un ordine pianificato di trasferimento (con il solo tempo di transito) ha la seguente datazione:ù\\
%%quote
_R_(1)(2)------Tempo rettifica-----(3)_n_
/%
----
dove:\\
(1) (2) : Data suggerimento = Data fine pianificata: è la data a cui deve essere disponibile il materiale sul plant di partenza (impegno)\\
(3) Data fonte = Data a cui il materiale deve essere disponibile sul plant d'arrivo (copertura).\\
In questo modo il rilascio avviene in modo analogo al caso precedente (la data suggerimento diventa sempre la data consegna richiesta e confermata) con la sola differenza che viene riportato soltanto il tempo di rettifica (pari al tempo di transito dal plant al plant di trasferimento).\\
L'analisi disponibilità, inoltre, opera allo stesso modo: in essa si ottiene la data fonte (3), avanzando la data consegna confermata del tempo di rettifica memorizzato nella riga.\\
\\
\\
!!! Datazione ATP Multiplant\\
!! Generalità\\
In ambiente multplant la datazione ATP può essere:\\
* Multiplant raggruppata. Si utilizzano indiscriminatamente tutte le fonti di tutti i plant definiti nella disponibilità libera. Viene utilizzato il primo plant del gruppo per il calendario e l'acquisizione dei parametri di pianificazione (politiche, tempi e lotti). Questa è la modalità assunta. Può essere utilizzata anche in presenza di MRP in modalità multiplant completa, per valutare, ad esempio, l'effetto dell'utilizzo indiscriminato dei materiali in tutti i plant.\\
* Multiplant completa. Si deve sceglierla esplicitamente nel modello ATP (tabella M5H). L'MRP deve essere eseguito in modalità multiplant completa. In questo caso, oltre all'articolo e alla quantità, si deve comunicare il plant in cui si vuole ottenere l'articolo. In caso di datazione di riga di documento, si assume il suo plant. Per default si assume il plant di competenza dell'articolo. Successivamente si opera in modo uniforme all'MRP multiplant completo: quando si deve emettere una copertura sul plant, se è previsto che esso sia rifornito per trasferimento dal plant di competenza, si emette un ordine da quest'ultimo, e si passa a trattarne la disponibilità. Sostanzialmente si crea un livello di distinta che ha come assieme il plant di utilizzo, e come componente il plant dicompetenza. Per il plant di competenza, e per gli altri plant per cui è prevista la copertura locale, si opera in modo consueto, emettendo ordini di produzione, acquisto o lavorazione, con gli eventuali impegni allocati nel medesimo plant.\\
!! Disponibilità libera\\
Particolare attenzione si deve prestare alla definizione della metafonte di disponibilità libera, unica fonte presente nel gruppo fonti (A) memorizzato nel modello ATP.\\
I plant contenuti in (A) non sono utilizzati (è obbligatorio inserirli in quanto il costruttore dei gruppi fonti ne prevede obbligatoriamente almeno uno).\\
Vi è un secondo gruppo fonti (B), memorizzato come parametro nella fonte di disponibilità libera.\\
Normalmente i plant di (B) sono utilizzati per scandire la disponibilità nel calcolo della disponibilità libera.\\
In caso di ATP multiplant COMPLETO, è ininfluente la selezione dei magazzini nel gruppo fonti ( B) , ma si deve impostare a 1 il paramentro della fonte disponibilità libera " Lista mg ricevuta "\\
Questa impostazione fa sì che lo stesso gruppo fonti (B) sia utilizzato su plant diversi, forniti dall'esterno, e quindi permette di codificare una sola fonte di disponibilità libera, ed un solo gruppo fonti (A), valido per tutti gli articoli trattati dall'ATP, nel plant che viene di volta in volta esaminato (plant di utilizzo o plant di competenza).\\
\\
!!! Movimentazione Multiplant\\
!! Introduzione\\
La movimentazione multiplant tratta gli aspetti connessi al trasferimento di materiale tra due plant, sia per quanto riguarda gli aspetti burocratici (registrazione documenti di uscita e di ingresso) sia per quelli logistici (movimentazione della merce nei plant interessati).\\
I documenti interessati al trasferimento sono:\\
* l'ordine di trasferimento;\\
* la bolla di uscita;\\
* la bolla di entrata.\\
\\
Il documento centrale, che deve sempre essere inserito, è la bolla di uscita, che può essere o meno preceduta o seguita da altri documenti, nelle seguenti combinazioni:\\
* Ordine Pianificato -> Ordine Rilasciato -> __Bolla Uscita__ -> Bolla Ingresso;\\
* Ordine Pianificato -> Ordine Rilasciato -> __Bolla Uscita__ (che carica l'arrivo);\\
* Ordine Pianificato -> __Bolla Uscita__ -> Bolla Ingresso;\\
* Ordine Pianificato -> __Bolla Uscita__ (che carica l'arrivo);\\
* Ordine Rilasciato -> __Bolla Uscita__ -> Bolla Ingresso;\\
* Ordine Rilasciato -> __Bolla Uscita__ (che carica l'arrivo);\\
* __Bolla Uscita__ -> Bolla Ingresso;\\
* __Bolla Uscita__ (che carica l'arrivo).\\
\\
Di seguito descriveremo la prima modalità (completa). Le altre si possono eseguire saltando alcuni passaggi.\\
Come si vede, si può partire dal rilascio da un ordine pianificato, oppure inserire direttamente il documento nel ciclo esterno.\\
Nelle righe del documento, gli oggetti interessati al trasferimento sono:\\
* __EA__ (ente d'arrivo, presente nella tabella MAG del magazzino d'arrivo);\\
* __MP__ (magazzino di partenza);\\
* __MA__ (magazzino di arrivo).\\
\\
Sui documenti pianificati e rilasciati sono riportate seguenti informazioni\\
\\
[{Image src='immagini/MBDOC-M5_005/M5_005_05.png' caption='' width='100%' style='max-width: 100%;'}]\\
Come si vede, i magazzini degli ordini pianificati e rilasciati sono invertiti, perchè i due ordini sono di tipo diverso.\\
L'ordine pianificato è una copertura, dato che soddisfa un fabbisogno sul magazzino d'arrivo (che genera un fabbisogno sul magazzino di partenza).\\
L'azione che si deve effettivamente eseguire (l'ordine rilasciato) è invece una spedizione e quindi è un fabbisogno sul magazzino di partenza (che genera una copertura sul magazzino d'arrivo).\\
Si verifica quindi una situazione anomala rispetto al flusso normale dell'MRP: il rilascio di un ordine pianificato genera un fabbisogno e non una copertura.\\
\\
! Esecuzione trasferimenti e documenti coinvolti\\
Le azioni di trasferimento consistono nella creazione ed estrazione di documenti.\\
Si consiglia di riservare tipi documenti specifici per ciascuna tipologia (ordini / bolle di uscita / bolle di ingresso), per non interferire in nessun modo con i cicli attivo e passivo.\\
Particolare cura va prestata nella definizione dei tipi riga dei documenti interessati, specialmente nell'impostazioni delle causali di magazzino.\\
Ricordo che nel tipo riga sono presenti due causali (la seconda viene trattata solo se presente la prima):\\
* Causale movimento magazzino (nel seguito CM);\\
* Causale movimento magazzino di trasferimento (nel seguito CT).\\
\\
Per ognuna di esse si può impostare il plant utilizzato, con i seguenti assunti:\\
* Per __CM__ il plant del documento;\\
* Per __CT__ il plant di trasferimento.\\
\\
! Rilascio ordini pianificati\\
Il rilascio degli ordini pianificati di trasferimento viene eseguito con la stessa funzione usata per il rilascio degli ordini di acquisto e conto lavoro (M5PNV5_SM), valorizzando nell'elemento di tabella M5V che guida il rilascio, il campo "Trattamento del plant associato".\\
Nello specifico, impostando tale flag a 1 si ha l'effetto di invertire i plant tra l'ordine pianificato e quello rilasciato. Ciò riflette il fatto, esposto in precedenza, che l'ordine pianificato è di acquisto, mentre quello rilasciato è di vendita.\\
Nella riga del documento rilasciato viene valorizzato unicamente il tempo di rettifica, che assume il significato di tempo di transito, ripreso dal campo impostato in tabella M5J.\\
Quando nel rilascio viene scritta la testata del documento, in essa vengono riportati gli stessi plant della riga.\\
\\
! Passaggio da ordine a bolla di uscita\\
Si esegue la normale estrazione dell'ordine, con i seguenti filtri:\\
* l'ente del plant d'arrivo come filtro dell'ente;\\
* il plant di partenza come filtro del plant.\\
Nel tipo riga della bolla di uscita va inserita in "CM" la causale di scarico del plant.\\
\\
! Passaggio da bolla di uscita a bolla di ingresso\\
La bolla di uscita costituisce il documento da cui si ricava, nella modalità di trasferimento a partita, la bolla di ingresso.\\
Nel tipo riga della bolla di ingresso va inserita in __CM__ la causale di carico, impostando che utilizzi il plant di trasferimento.\\
\\
! Bolla di uscita che carica l'ingresso\\
Questa scorciatoia va utilizzata quando i due plant sono contigui e quindi la registrazione della bolla di uscita è sufficiente a completare l'attività. Nel tipo riga di questa bolla vanno inserite entrambe le causali di magazzino:\\
* CM, che scarica il plant del documento;\\
* CT, che carica il plant di trasferimento.\\
Non vanno eseguite forzature sui plant utilizzati, in quanto essi seguono il comportamento assunto.\\
\\
! Impostazioni fonti per analisi disponibilità e MRP\\
Per gli ordini e gli impegni pianificati di trasferimento le fonti non presentano differenze rispetto agli altri pianificati.\\
Gli ordini e impegni rilasciati, invece, devono essere distinti dagli altri documenti del ciclo esterno, in quanto lo stesso oggetto (riga documento) può rappresentare sia un ordine sia il relativo impegno.\\
A questo scopo sono state definite due apposite origini fonti:\\
* __VT__: Documento di trasferimento;\\
* __IT__: Impegno di trasferimento.\\
Essi sono equivalenti all'origine fonte V5 (sia come archivi trattati, sia come parametri di impostazione), ma, avendo un'origine fonte diversa, sono facilmente individuabili (per le navigazioni, le esplosioni e le implosioni).\\
L'unica differenza è che l'analisi disponibilità per queste fonti ritorna anche il plant non impostato come plant della fonte che, nella pianificazione, viene memorizzato nei record di consigli in cui esse vengono consolidate.\\
\\
! Ordine di trasferimento\\
Deve essere sempre considerato al netto dell'attesa spedizione, in quanto la bolla che lo nettifica dovrà essere presa in considerazione anche dopo essere stata collegata.\\
Si impostano le seguenti fonti:\\
* Impegno IT sul plant dell'ordine alla data di consegna confermata (è la data di spedizione);\\
* Ordine VT sul plant di trasferimento alla data consegna confermata avanzata del tempo di rettifica della riga (tempo di transito);\\
\\
! Bolla di uscita\\
Se la bolla di uscita non è collegata, dà luogo ad un impegno IT sul plant della bolla non datato e __se non carica l'ingresso__, non si controlla il flag di collegamento, ma viene esclusa al momento dell'evasione dalla corrispondente bolla di ingresso (quando va a livello 8), dando luogo a un ordine VT sul plant di trasferimento alla data partenza (con risalita a data bolla e a data consegna confermata) avanzata del tempo di rettifica della riga (tempo di transito).\\
Su questa fonte l'MRP può dare suggerimenti (ovviamente da non applicare): dal suo punto di vista è un ordine di acquisto rilasciato.\\
Il legame con l'impegno precedente (tra assieme componente) rimane fino al collegamento: ciò si traduce nel fatto che, dal punto di vista della pianificazione, la merce appartiene, dopo il collegamento, al plant d'arrivo.\\
Questa fonte può essere al lordo o al netto dell'attesa entrata (anche se ciò è alquanto ininfluente, poichè il collegamento viene usualmente eseguito contestualmente all'entrata stessa).\\
__Se carica l'ingresso__ è come la fonte precedente, con la differenza che viene controllato il flag di collegamento: infatti, sul plant di trasferimento, prima del collegamento è un'attesa futura, dopo di esso è una giacenza.\\
\\
! Bolla di ingresso\\
Se non collegata e se non impostato di considerare la bolla di uscita al lordo dell'attesa ingresso, dà luogo ad un ordine VT ad oggi sul plant d'arrivo. Se il collegamento è contestuale all'entrata, questa fonte non va codificata, in quanto non sono presenti bolle non collegate.\\
\\
!! Considerazioni sulla merce in transito\\
In questo processo non è necessario, per scopi di pianificazione, memorizzare un'area di giacenza della merce in transito.\\
L'MRP deve considerarla come un arrivo previsto sul plant di trasferimento e quindi deve essere una fonte datata, cosa che si attiva con la fonte della bolla d'uscita.\\
Se il trasferimento comporta tempi lunghi, ci potrebbe essere la necessità di registrarla per comprenderla nella valorizzazione di magazzino (naturalmente ha senso quando non si collega automaticamente la bolla di uscita anche all'ingresso).\\
Mentre logisticamente la merce in transito è sul plant d'arrivo (avanzata nel tempo), contabilmente si può decidere di farla appartenere a uno qualsiasi dei due plant.\\
Quando si collega la bolla di uscita, si carica l'area della merce in transito usando la causale di trasferimento del tipo riga e impostando la forzatura del plant, se si vuol far appartenere la giacenza al plant di partenza.\\
Quando si collega la bolla di ingresso si scarica quest'area, sempre con la causale di trasferimento del tipo riga e con la stessa eventuale forzatura del plant.\\
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