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[{TableOfContents }]\\
!!! Schedulazione degli impegni risorse pianificati\\
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Agli ordini pianificati dall'MRP possono essere associati i relativi impegni risorse, che a loro volta possono essere oggetto di schedulazione.\\
In questo modo si avanza nel tempo l'indagine della disponibilità delle risorse, per verificare se è sufficiente a rispettare le date richieste dei fabbisogni. Un'indagine spinta troppo avanti nel tempo risulta falsata da imprevisti che si potranno verificare in futuro, ma se, come buona norma, il rilascio dei pianificati viene eseguito nel breve periodo, per la zona immediatamente successiva una schedulazione a capacità finita dei pianificati può risultare sufficientemente affidabile.\\
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Particolare attenzione va prestata a che questi impegni non siano oggetto di forzature o congelamenti, dato che essi sono labili, vale a dire che si perdono nella successiva pianificazione: gli ordini pianificati che li generano, per effetto delle variate condizioni della disponibilità, possono a loro volta variare, e quindi i congelamenti e le forzature non avrebbero più l'oggetto a cui applicarsi.\\
Tuttavia, se per particolari esigenze si desidera comunque eseguire congelamenti o forzature su di loro, si deve impostare la posizione 128 dello script dei parametri per permettere queste azioni. Nel seguito considereremo che questa posizione non venga riempita, e quindi esporremo le modalità per impedire le azioni manuali.\\
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Al termine della schedulazione i risultati (istanti di inizio e fine, risorsa specifica assegnata) vengono consolidati nell'archivio degli impegni, per essere utilizzati in seguito in consultazioni statiche. Se è attiva l'impostazione che abilita congelamenti e forzature, anche queste informazioni verranno copiate per essere utilizzate nella schedulazione successiva, naturalmente se l'impegno sarà ancora in vita.\\
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!!! Impegni risorse pianificati come unica fonte della schedulazione\\
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In questo caso è sufficiente impostare come origine della schedulazione l'oggetto M5, insieme agli eventuali altri filtri (scenario, ambito e data massima).\\
Il Gantt si presenta bloccato, e quindi gli spostamenti vengono impediti. Il bottone di attivazione e disattivazione dell'opzione "drag and drop" (tra le varie impostazioni elencate in alto a sinistra) non viene presentato, quindi è impossibile sbloccarlo per permettere spostamenti.\\
Infine, nel pop-up di ogni cella sono state escluse le voci di congelamento e forzatura.\\
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!!! Impegni risorse pianificati come fonte aggiuntiva della schedulazione\\
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In questo caso l'oggetto origine della schedulazione è diversa, ad esempio VP per trattare gli ordini di produzione.\\
Si deve impostare la posizione 127 dello script dei parametri per trattare anche gli impegni pianificati (di origine M5), che subiranno gli stessi filtri (di ambito, scenario e data massima).\\
Gli impegni pianificati possono essere o meno "mescolati" con quelli in corso.\\
Nel primo caso nella posizione 127 si imposta un valore diverso da "1". In tal modo il loro criterio di ordinamento (CROR) rimane invariato, ed essi competono con i rilasciati con le rispettive priorità.\\
Se invece nella posizione 127 si imposta "1", il CROR nella memoria della schedulazione viene spostato di una posizione, e quello dei pianificati si fa iniziare con il valore "1". In questo modo, a pari data al più presto, vengono schedulati prima i rilasciati e poi i pianificati\\
Ad esempio, se entrambi hanno un CROR "ABCDE", per i rilasciati diventerà: " ABCDE", mentre per i pianificati diventerà "1ABCDE".\\
Questo accorgimento tuttavia NON produce necessariamente una linea di confine tra la zona rilasciata e quella pianificata. Infatti, se, ad esempio, un impegno pianificato appartiene ad un articolo il cui ciclo ha la risorsa R01 come prima fase, mentre in tutti i rilasciati questa risorsa appare in una fase successiva, il pianificato è pronto mentre i rilasciati non lo sono, e quindi viene schedulato come primo impegno sulla risorsa R01.\\
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Il blocco di congelamenti e forzature in questo caso è selettivo, dato che per gli altri impegni deve essere permesso, e quindi non lo si può bloccare in assoluto come nel caso precedente.\\
Viene impedito lo spostamento agli impegni pianificati, e vengono eliminate le voci di pop-up che prevede congelamenti e forzature.\\
Quando si congela un altro impegno lo si può fare in due modi.\\
Si apre il pop-up per congelare la coda fino alla sua posizione. In questo caso si controlla che, tra gli impegni precedenti non ve ne siano di pianificati.\\
Quando invece si trascina una cella da una posizione ad un'altra, si controlla che, tra gli impegni precedenti alla posizione di arrivo non vi siano impegni pianificati.\\
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!!! Nota tecnica\\
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Il consiglio di pianificazione è un oggetto di tipo M5, parametro vuoto e codice composto per le prime tre posizioni (allineato a sinistra) dal plant, e per le ultime nove (allineato a destra) dal Numero record origine del consiglio stesso. Ricordo che questo campo NON è l'effettivo record del consiglio, ma un numero progressivo calcolato all'atto della sua scrittura, che ha mantenuto questo nome per motivi storici.\\
Gli impegni risorse, pensati per ordini di produzione o righe di ciclo esterno, hanno come oggetto che li individua, il tipo origine (VP,DO,M5 ecc.) e una terna composta da tipo documento (di tre caratteri), numero documento (di dieci caratteri) e numero riga (di quattro caratteri numerico).\\
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L'oggetto intestatario di un impegno M5, essendo di quindici caratteri, non può quindi essere inserito nel numero documento. Si è quindi deciso in questo caso di suddividere l'oggetto del consiglio: il tipo origine è "M5", il tipo documento è il plant (primi tre caratteri dell'oggetto M5), e il numero documento è il Numero record origine, di nove caratteri allineato a sinistra.\\
Per congruenza, nella memoria dell'impegno DSIRIS è stata mantenuta la stessa tipizzazione di S5IRIS.\\
XITPOG=M5\\
XIPAOG=yyy (tipo documento di S5IRIS, che contiene il plant)\\
XICDOG=xxxxxxxxx (numero documenti di S5IRIS)\\
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La memoria della sintesi (DSSINT) è stata invece normalizzata per accedere facilmente, in navigazione, al suo oggetto intestatario:\\
XSTPOG=M5\\
XIPAOG=vuoto\\
XSCDOG=yyy   xxxxxxxxx\\
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Quando si vuol pubblicare l'oggetto intestatario di un impegno si deve quindi presentare quello della sua sintesi.\\
Inoltre questa diversità impedisce di confrontare un elemento del dettaglio (XICDOG)\\
con quello della sintesi (XSCDOG). Il confronto va invece fatto tra il puntatore alla sintesi presente nel dettaglio XINSIN e quello presente nella sintesi XSNSIN.\\
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