WikiUp

Introduzione

In questo documento viene descritto il modo di scrivere un programma di exit, che permette di definire liberamente, dato l'insieme dei fabbisogni residui da coprire, gli ordini pianificati, sia come quantità sia come data (oltre all'ente a cui sono assegnati).

Il flusso normale dell'MRP è il seguente:
  • Quando si trova un fabbisogno che non ha copertura, nemmeno anticipando ordini futuri, viene emesso un ordine pianficato.
  • Se è il caso si raggruppano i fabbisogni successivi all'interno del periodo impostato nella politica.
  • Il nuovo fabbisogno raggruppato viene passato alla routine di assegnazione enti che, lo può suddvidere, lottizzare, ed eventualmente datare con una exit specifica (ad esempio per rispettare giorni fissi di consegna, in caso di ordini d'acquisto o lavorazione).

Quando sorgono necessità più complesse, ad esempio si devono suddividere i fabbisogni su più enti, con la percentuale di suddivisione che varia per data, e solo successivamente raggrupparli, sorge la necessità di una exit più estesa, che non si limita ad "aggiustare" quanto proposto dall'MPR, ma che prende il controllo delle operazioni, elabora la totalità dei fabbisogni netti, e ritorna come suggerimento una serie di ordini pianificati, con quantità, date (di suggerimento, fine e disponibilità), ed Ente.

L'introduzione di una exit nella funzione di raggruppamento non risolverebbe la totalità delle esigenze, in quanto sarebbe precedente alla suddivisione tra enti ed alla lottizzazione.

Descrizione tecnica

Il programma che va implementato è la exit della V5U. Va precisato che tale exit può essere lanciata anche per ordini pianificati di produzione: in questo caso non verrà determinato l'ente ma soltanto gli altri valori (quantità e data).
L'MRP passa all'EXIT della V5U, i fabbisogni da pianificare (dopo aver eseguito il raggruppamento standard), come quantità e valore. Inoltre il primo e l'ultimo vengolo segnalati (come inizio e fine del kernel).
L'exit può ritornare, nel messaggio, il valore "REGI", con il quale comunica all'MRP di aver registrato il fabbisogno e richiede il fabbisogno successivo, senza che l'MRP pianifichi nulla.
Le due funzioni precedenti si possono combinare nel seguente modo:
  • Al richiamo di inizio kernel si puliscono le schiere di memorizzazione dei fabbisogni da pianificare
  • In tutti i richiami si aggiunge un elemento a queste schiere.
  • In tutti i richiami, ad eccezione di quello di fine kernel, si ritorna il messaggio "REGI"
  • Al richiamo di fine kernel si determniano i fabbisogni secondo le modalità personali, e li si ritorna nelle schiere della routine (£V5UE), specificando, in appositi flag, di non eseguire nè la lottizzazione nè la datazione (che vanno eseguite all'interno della exit).
Se si comunica di non calcolare le date, la parte standard NON entra nel merito del loro contenuto, e le registra tutte (data suggerimento, fonte e fine pianificata), anche se sono a zero.
Si ricorda che ie riduzioni di fabbisogni successvivi, dovute a sovradisponibilità da lottizzazioine, vanno calcolati all'interno della exit.
Va inoltre determinato, nella exit, per ogni copertura, il puntatore al primo fabbisogno coperto: quando vengono passati i fabbisogni viene comunicata anche l'informazione del loro puntatore, che è presente anche tra i campi delle schiere di ritorno (£V5UE).










Add new attachment

Only authorized users are allowed to upload new attachments.
«