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Operazioni preliminari

Oggetti V4 per release precedenti a V3R2

N.B. Il B£G15M distribuito esegue la conversione dei valori V4 da formato posizionale ad attributo riscrivendo gli script in SCP_TAB.
Fare quindi una copia degli script in SCP_TAB in un diverso sorgente per sicurezza.
Si consiglia di far uscire tutti gli utenti prima di mettere in linea il B£G15M, in modo che tutti abbiano in linea la nuova versione.

Installazione

Scaricare da http://areariservata.smeup.com/area-tecnica/aggiornamenti-sme-up-erp.html , cartella FatturaElettronica il savf relativo alla versione di Sme.UP Erp in uso.
Restorare gli oggetti in una libreria di comodo.
Creare i nuovi logici del file EDSEND (per le versioni precedenti alla V5R1 eseguire la ptf ED60912A).
Creare i file EDFEIT* a partire dai sorgenti in SRCWK.

Compilare i programmi contenuti nel vari file sorgenti.
Fasatura tabelle tramite esecuzione della PTF?V580508A.

I parametri della categoria vengono £CA creati in automatico (senza necessità di fasatura tabelle) dal programma C£CRFS01 .

Soggetto Trasmittente

Il soggetto trasmittente viene definito nei parametri aziendali.
Per 'soggetto trasmittente' è da intendere il soggetto che sta trasmettendo materialmente il file Fattura al Sistema di Interscambio, può coincidere con il fornitore oppure con altro soggetto da questi incaricato alla trasmissione.
Non è obbligatorio questo campo. Qualora non sia compilato il programma provvederà a fare le corrette risalite

Soggetto Emittente

Il soggetto emittente viene definito nei parametri aziendali.
Per 'soggetto emittente' si intende un terzo soggetto che emette fatture per conto del cedente/prestatore.
Il campo è da compilarsi solamente se si è nella situazione sopra indicata

CUP (Codice Univoco di Progetto) e CIG (Codice Identificativo della Gara)

In base all'art.25 DL.66/2014, la presenza di CUP e CIG e` essenziale per procedere al pagamento.

Per uniformare il reperimento di CIG e CUP sono stati creati due oav J/ dell'oggetto DO (J/C01 e J/C02) che dovranno essere personalizzati presso il cliente creando un apposito programma di calcolo dell'oav, indicandolo nel B£SLOT e impostando il flag di conservazione in costruzione.
In questo modo vengono normalizzate tutte le differenti implementazioni messe in atto presso i clienti.
L'oav distribuito a standard restituisce bianco per entrambe le informazioni.

Nel formato xml FatturaPA CIG e CUP sono contenuti nei blocchi relativi all'Ordine d'acquisto e al Contratto.
Questo comporta che per emettere una fattura per la quale sia possibile alla PA procedere al pagamento è necessario indicare il numero dell'ordine d'acquisto (il riferimento esterno) o il numero del contratto.
L'impostazione in base alla quale vengono scritti i blocchi relativi a ordine di aquisto e contratto, e ai campi dai quali vengono reperiti i dati corrispondenti, si trova nella tabella V50.

In assenza di CUP e CIG (prevista in casi di esclusione dall'obbligo di tracciabilità di cui alla legge 13 agosto 2010, n. 136) non viene riempito nessuno di questi blocchi.
Se presente CUP o CIG deve essere valorizzato o il contratto o il riferimento esterno (contenente il numero di ordine di acquisto) in testata. In caso contrario viene segnalato errore.
Il contratto ha la precedenza sul numero di ordine di acquisto (omettendo quindi la sezione relativa).
Essendo nel tracciato FatturaPA il campo contenente il riferimento dell'ordine di acquisto lungo 20 caratteri, mentre il riferimento esterno del documento è lungo 30, è stato implementato un programma di verifica V5UTX16 che segnala i documenti relativi a clienti della PA con riferimento esterno in testata più lungo di 20 caratteri (disponibile da V2R3).
A V4R1 è stato anche modificato il Kontroller della testata documenti V5V6Y0 in modo da impedire l'inserimento di riferimenti esterni maggiori di 20 caratteri per clienti della PA.

Dispositivi medici

In base alla circolare del 19/02/2016 del Ministero dell'Economia e delle Finanze e della Salute, è necessario indicare nell'xml delle fatture alla pubblica amministrazione, relative a Dispositivi medici (direttiva 93/42) e dispositivi per la diagnostica in vitro (direttiva 98/79), i dati riguardanti il numero di registrazione alla Banca Dati del Ministero della salute.
Tali dati devono essere indicati all'interno del blocco <CodiceArticolo> nel seguente modo:
TagDescrizione
<CodiceTipo> DMx , con x=1 per "Dispositivo medico o dispositivo diagnostico in vitro" o x=2 per "Sistema o kit assemblato"
<CodiceValore> Numero di registrazione attribuito al dispositivo medico nella Banca dati e Repertorio Dispositivi Medici, ai sensi del decreto del Ministero della salute 21/12/2009 (GU n. 17 del 22/01/2010)

Per uniformare il reperimento del CodiceTipo e CodiceValore creati due oav J/ dell'oggetto DR (J/P01 e J/P02) che dovranno essere personalizzati presso il cliente creando un apposito programma di calcolo dell'oav, indicandolo nel B£SLOT e impostando il flag di conservazione in costruzione.
In questo modo vengono normalizzate tutte le differenti implementazioni messe in atto presso i clienti.
L'oav distribuito a standard restituisce bianco per entrambe le informazioni.

Riferimento a livello di riga dell'ordine di acquisto

Nel caso si voglia specificare nell'xml il riferimento dell'ordine d'acquisto a livello di riga, anziché di testata, è possibile farlo attivando l'apposito flag T$V50L in tabella V50 e valorizzando di conseguenza il campo R§ORAQ del V5TDOC0F.
In questo modo ad ogni riga della fattura viene associato, anzichè un riferimento ad un ordine di acquisto, il riferimento ad una precisa riga dell'ordine di acquisto.
Questo consente peraltro anche di avere riferimenti a differenti ordini di acquisto per differenti righe di fattura.
Valori di T$V50L :
  • ' ' Non considerare rif. riga (risale a T§ORAQ senza considerare R§ORAQ)
  • '1' Rif. Riga posizionale (20 caratteri per numero ordine + 10 caratteri per numero riga)
  • '2' Rif. Riga sep. ',' (Numero ordine e numero riga separati da ',')
  • '3' Rif. Riga sep. ';' (Numero ordine e numero riga separati da ';')
  • '4' Rif. Riga sep. '/' (Numero ordine e numero riga separati da '/')
  • '5' Rif. Riga sep. '-' (Numero ordine e numero riga separati da '-')
Qualora T$V50L sia diverso da e non venga trovato nessun riferimento all'ordine di acquisto sulle righe, viene utilizzato riferimento di testata se presente.

N.B.: I riferimenti a CIG e CUP rimangono comunque unici a livello di fattura.
Non è possibile avere CIG e CUP diversi per riga di fattura.

Esigibilità IVA

Per uniformare il reperimento dell'Esigibilità IVA è stato creato un oav J/C03 dell'oggetto DO.
A partire dalla V3R2 tale oav richiama la £C60 che restituisce se al cliente è applicata l'iva per cassa. Nelle release precedenti l'oav dovrà essere personalizzato presso il cliente creando un apposito programma di calcolo dell'oav, indicandolo nel B£SLOT e impostando il flag di conservazione in costruzione.
I valori che devono essere restituiti sono quelli dell'oggetto V4 ED.£FPAEI :
  • I Immediata
  • D Differita
L'oav distribuito a standard per release precedenti la V3R2 restituisce bianco.

N.B. L'esigibilità IVA è una informazione obbligatoria nel formato fatturaPA.

Conservazione sostitutiva solo per fatture con trasmissione elettronica

La conservazione sostitutiva prevede che i numeri di fattura conservati siano consecutivi.
Questo pone un problema nel caso si decida di archiviare con conservazione sostitutiva solo le fatture elettroniche.

La soluzione consigliata consiste nel creare un registro dedicato (in modo da ottenere una numerazione sequenziale delle fatture conservate).
Per questo è necessario:
1- creare un nuovo registro iva nella tabella C5R ed il corrispondente numeratore in CRN (i numeratori sono per anno e azienda: REG.AN.AZ).
2- creare le corrispondenti C5D e C5V per vendite PA e vendite B2B a partire da quelle delle vendite Italia.
3- creare un modello contabile in C5A per le vendite PA e uno per le vendite B2B a partire da quello delle vendite Italia con impostate le nuove C5D e C5V.
4- impostare in C5A nel modello contabile delle vendite Italia il campo Modello Contab.PA (T$C5AL) con la nuova C5A creata, in modo da determinare la forzatura di una C5A alternativa nel caso di cliente PA, attraverso la valorizzazione del campo Causale contabile forzata (T§CAUS) in testata del documento.
4- impostare in C5A nel modello contabile delle vendite Italia il campo Modello Cont.F.E.B2B (T$C5AM) con la nuova C5A creata, in modo da determinare la forzatura di una C5A alternativa nel caso di cliente B2B, attraverso la valorizzazione del campo Causale contabile forzata (T§CAUS) in testata del documento.

Questo comporta obbligatoriamente l'attivazione in V51 della exit standard V5FA01S_2 per il recupero del numeratore impostando il campo T1V51A Num.Fat.Sp. a "2".
Per release che non hanno il campo in V51, e quindi non prevedono il richiamo della exit, modificare il V5FA01S prevedendo il richiamo del V5FA01S_2 .
La exit V5FA01S_2 devia il numeratore delle fatture su numeratore C5 solamente per i clienti per i quali sia attiva la fatturazione elettronica PA o B2B (con presente l'estensione £51 sul BRESCO).
Qualora nella propria installazione si sia invece attivato il richiamo della exit V5FA01S_1, si otterrà la deviazione su numeratori C5 di TUTTE le fatture (COMPRESE quelle alla PA / B2B).

Questa soluzione viene proposta (rispetto alla creazione di modelli documento specifici) per non obbligare alla creazione di un programma di conversione per gli ordini aperti.

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