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Configurazione

Estensione £51

Clienti B2B
Attribuire a ciascun cliente a cui si intenda inviare fatture elettroniche B2B l'indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) oppure il Codice Destinatario di 7 caratteri necessario per l'inoltro della fattura al destinatario corretto.
Se il cliente si avvale di un intermediario per l'invio al Sistema di Intescambio bisogna valorizzare il Codice Destinatario. In caso contrario è necessario compilare la PEC.
Il Codice Destinatario o la PEC deve essere richiesto al cliente prima di procedere alla fatturazione.
Questo dato deve essere inserito nell'estensione £51 del cliente e la sua presenza determina la generazione o meno della fattura nel formato xml fattura B2B.
E' possibile inserire questi dati anche in anticipo in quanto divengono attivi in base alla Data Partenza F.E. presente sempre in £51.

Clienti PA
Attribuire obbligatoriamente a ciascun cliente della Pubblica Amministrazione il Codice Univoco Ufficio PA necessario per l'inoltro della fattura al destinatario corretto.
Il codice deve essere richiesto al cliente prima di procedere alla fatturazione o cercato sul sito http://www.indicepa.gov.it/documentale/ricerca.php nella sezione informazioni Servizi di Fatturazione Elettronica di ciascun ente.
Questo dato deve essere inserito nell'estensione £51 del cliente e la sua presenza determina la generazione o meno della fattura nel formato xml fatturaPA.

La lettura dell'estensione £51 avviene in modo predefinito sul codice dell'ente di fatturazione del documento. Se si ha necessità di agganciare il codice univoco ufficio non all'ente di fatturazione, ma all'ente di spedizione oppure a quello di conferma o a quello intestatario, è possibile indicarlo come impostazione globale nel campo "Ente rif. est. £51" (T$V50I) nella tabella V50. In caso non venga trovata l'estensione sull'ente indicato avviene comunque la risalita all'ente di fatturazione.

L'estensione £51 contiene anche il Codice EORI (Economic Operator Registration and Identification) da compilarsi nei casi previsti in base al Regolamento (CE) n. 312 del 16 aprile 2009, in vigore dal 1 luglio 2009.

L'estensione £51 contiene inoltre il campo facoltativo "Cod.Fornitore in gestionale PA" valorizzabile con il codice identificativo del fornitore presente nell'anagrafica del sistema gestionale in uso presso l'Amministrazione Pubblica, qualora richiesto, e che corrisponde al tag <RiferimentoAmministrazione> nel tracciato xml FatturaPA.

Parametri

Compilare i parametri dell'azienda (categoria £CA) sotto elencati:
  • ABA Capitale sociale (obbligatorio)
  • ABI Numero Autorizz.Bollo (se l'imposta di bollo viene assolta in modo virtuale)
  • ABL Ufficio Registro Imprese (obbligatorio)
  • ABM Numero REA (obbligatorio)
  • ABN Socio Unico (solo se SRL)
  • ABO Stato liquidazione (obbligatorio)
  • ABP Regime fiscale (obbligatorio)
  • AWJ Tipo Rappr.Fiscale (nei casi in cui ci si avvalga di un rappresentante fiscale in Italia)
  • AWK Cod. Rappr.Fiscale (nei casi in cui ci si avvalga di un rappresentante fiscale in Italia)
  • AWL Tipo Sogg.Emitt. x FE (se la fattura viene emessa da altro soggetto)
  • AWM Cod.Sogg.Emitt. x FE (se la fattura viene emessa da altro soggetto)
  • AWS Attiva Fattura B2B (indica da quando l'azienda aderisce alla fatturazione elettronica B2B, valido solo se antecedente al 01/01/2019)
  • AWT Tipo Ente Trasmittente x FE (nei casi in cui ci si avvalga di un intermediario per l'invio)
  • AWU Cod. Ente Trasmittente x FE (nei casi in cui ci si avvalga di un intermediario per l'invio)

I parametri sopra elencati vengono creati in automatico (senza necessità di fasatura tabelle) dal programma C£CRFS01 .

Nell'anagrafica dell'azienda deve essere obbligatoriamente valorizzata sia la partita IVA che il codice fiscale.

Tabella V50

Fatturazione Elettronica

Attivazione fattura B2B

Per attivare la fatturazione elettronica compilare il parametro AWS Attiva Fattura B2B
dell'azienda (categoria £CA). Si tratta di un parametro datato che può assumere solo i valori
1 (attivo) o 0 (inattivo).

Operatività

Per effettuare la generazione degli XML fatturaPA/B2B eseguire il programma V5ED04A e impostare i parametri di parzializzazione per determinare quali fatture estrarre.
Il programma è richiamabile dalla voce di menù "Estrazione fatture" del modulo V5FTPA "Fatturazione Elettronica"
Impostare Prima estrazione per estrarre solo fatture mai estratte (viene scritto EDSEND)
Impostare Estrazione non inviate (anche già estratte) per riestrarre tutte le fatture non ancora inviate all'SdI tramite l'intermediario n (vengono lette le fatture non inviate ovvero con T§FL12 blank presenti in EDSEND).
Impostare Riestrazione non inviate con XML errato per riestrarre solo le fatture per le quali sia stato generato un xml errato (in caso di errore viene scritto il tracciato EDFEIT08).
Impostare Riestrazione già inviate a SdI per riestrarre delle fatture già inviate al SdI (flag 12 della testata documento a '1')

I file validi vengono generati su IFS nella cartella
/Smedoc/FatturaElettronica/CodiceAzienda/RegistroIVA/DataFattura/NumeroFattura
Qualora in B£2 sia impostato il campo ambiente di test al codice azienda viene accodato _TST .
I file xml non validi (a causa di informazioni obbligatorie mancanti) vengono generati nella sottocartella /Smedoc/FatturaElettronica/CodiceAzienda/RegistroIVA/DataFattura/NumeroFattura/Errati/ e il nome file ha prefisso ERR_ .
Viene generato inoltre uno spool di stampa per segnalare per le incongruenze delle fatture non valide.

In caso si desideri variare il percorso di scrittura degli xml è possibile agire personalizzando il programma V5FE01 che determina il percorso della root e della singola fattura.
Il programma richiamato con funzione GET e metodo ROT restituisce la root della fatturazione elettronica.
Richiamato con funzione GET e metodo PAT restituisce invece il percorso dove verrà scritto l'xml della singola fattura.
Si tenga comunque presente che la presenza di un numero elevato di sottocartelle o di file in una singola cartella,rende impraticabile la visualizzazione della cartella sia tramite Navigator che tramite Esplora Risorse.

Validare la fatturaPA

E' possibile validare i file xml generati utilizzando lo schema xml fornito dal Sistema di Interscambio.
I file xml generati prima del 2 febbraio 2015 devono essere validati con lo schema xml della versione 1.0 fatturapa_v1.0.xsd scaricabile da http://areariservata.smeup.com/area-tecnica/aggiornamenti-sme-up-erp.html cartella _h_FatturaElettronica_n_ o dal link http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/sdi/fatturapa/v1.0/fatturapa_v1.0.xsd .

I file xml generati dal 2 febbraio 2015 devono essere validati con lo schema xml della versione 1.1 fatturapa_v1.1.xsd scaricabile da http://areariservata.smeup.com/area-tecnica/aggiornamenti-sme-up-erp.html cartella _h_FatturaElettronica_n_ o dal link http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/sdi/fatturapa/v1.1/fatturapa_v1.1.xsd .

I file xml generati dal 1 gennaio 2017 devono essere validati con lo schema xml della versione 1.2 Schema_del_file_xml_FatturaPA_versione_1.2.xsd scaricabile da http://areariservata.smeup.com/area-tecnica/aggiornamenti-sme-up-erp.html cartella _h_FatturaElettronica_n_ o dal link http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/sdi/fatturapa/v1.2/Schema_del_file_xml_FatturaPA_versione_1.2.xsd .

Per eseguire la validazione è stata preparata la scheda CHKFTPA richiamabile da Looc.UP e che riceve come parametri la cartella in cui si trovano gli xml da controllare e il percorso dove si trova lo schema xml.
La scheda restituisce una matrice in cui per ogni xml viene indicato OK se il file è valido o il primo errore riscontrato se il file non è valido.
L'utilizzo di tale scheda presuppone un Looc.UP versione Roma Rev. 2 a cui sia stato applicato l'ultimo upgrade disponibile.
N.B.: il controllo può richiedere diverso tempo, in particolare in presenza di un numero elevato di file xml da validare.

Visualizzare la fattura elettronica

Per visualizzare l'xml della fattura in un formato più facilmente leggibile è sufficiente copiare nella cartella in cui si trovano i file xml il foglio di stile distribuito dal Sistema di Interscambio.
I file xml generati prima del 2 febbraio 2015 devono essere visualizzati con il foglio di stile della versione 1.0 fatturapa_v1.0.xsl scaricabile da http://areariservata.smeup.com/area-tecnica/aggiornamenti-sme-up-erp.html cartella _h_fatturaPA_n_ o dal link http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/sdi/fatturapa/v1.0/fatturapa_v1.0.xsl .

I file xml generati a partire dal 2 febbraio 2015 devono essere visualizzati con il foglio di stile della versione 1.1 fatturapa_v1.1.xsl scaricabile da http://areariservata.smeup.com/area-tecnica/aggiornamenti-sme-up-erp.html cartella _h_fatturaPA_n_ o dal link http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/sdi/fatturapa/v1.1/fatturapa_v1.1.xsl .

I file xml generati a partire dal 1 gennaio 2017 devono essere visualizzati con il foglio di stile della versione 1.2 fatturapa_v1.2.xsl scaricabile da http://areariservata.smeup.com/area-tecnica/aggiornamenti-sme-up-erp.html cartella _h_fatturaPA_n_ o dal link http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/sdi/fatturapa/v1.2/fatturapa_v1.2.xsl .

N.B.: Per visualizzare l'xml con il foglio di stile aprire il file xml del messaggio usando i browser Mozilla Firefox, Microsoft Edge o Microsoft Internet Explorer.
Google Chrome non supporta i fogli di stile in cartelle locali.

Visualizzare i messaggi di notifica

Per visualizzare l'xml dei messaggi di notifica contenenti le risposte da parte del Sistema di Intercambio in un formato più facilmente leggibile è sufficiente copiare nella cartella in cui si trovano i file xml dei messaggi i fogli di stile distribuiti dal Sistema di Interscambio.
I fogli di stile sono scaricabili da http://areariservata.smeup.com/area-tecnica/aggiornamenti-sme-up-erp.html cartella fatturaPA -> Fogli_stile_messaggi o dal link http://fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/normativa/f-3.htm .

N.B.: Per visualizzare l'xml con il foglio di stile aprire il file xml del messaggio usando i browser Mozilla Firefox, Microsoft Edge o Microsoft Internet Explorer.
Google Chrome non supporta i fogli di stile in cartelle locali.

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