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Generalità

Obiettivi

In un Sistema Informativo la necessità di rendere disponibili o di acquisire dati ad elevato grado di affidabilità in termini di riservatezza, velocità e controllo è quanto mai attuale e reale.
L'obiettivo da raggiungere è che qualcosa prodotto in un'azienda (S.I.) possa essere ricevuto e utilizzato in un'altra azienda (S.I.) attraverso una gestione "messaggi".

Definizioni

MESSAGGIO: record fisicamente trasferito da un S.I. ad un altro, composto da una parte fissa (dati relativi alla trasmissione) e da una parte variabile (contenuto significativo ).

OGGETTO: tutto ciò che viene riconosciuto e gestito dal S.I.

CONTESTO: definisce la relazione esistente tra oggetti di data-base (Es.: Cliente/Articolo, Fornitore/Articolo, Contatto/Documento, etc.), appartenenti a Sistemi Informativi diversi.

Funzioni

La gestione "messaggi" si realizza applicando le seguenti funzioni, che possono essere eseguite a livello di transazione, di lotto o di tipo messaggio.
Alcune funzioni modificano lo stato del messaggio indispensabile per una corretta e sicura sequenza operativa:
  • Trasmissione: modifica lo stato del messaggio
  • Controllo: modifica lo stato del messaggio
  • Modifica
  • Trasformazione: modifica lo stato del messaggio
  • Applicazione: modifica lo stato del messaggio
  • Esecuzione globale: modifica lo stato del messaggio
  • Annullamento
  • Visualizzazione
  • Navigazione

Prerequisiti

Gestione ALIAS.

Difficilmente tra due S.I. esiste la stessa codifica e la stessa descrizione per lo stesso tipo di oggetto. Nasce l'esigenza di trasformare un'informazione proveniente dall'esterno in un codice riconoscibile all'interno (S.I. ricevente).

Attraverso la relazione esistente tra oggetti di data-base (contesto), si determinano le corrispondenze per poter attuare tali trasformazioni, necessarie all'applicazione del "messaggio" (contenuto significativo).

Oggetti di base

Tipo messaggio

Il tipo messaggio costituisce il riferimento base nella gestione di Mail.UP.
Definisce le caratteristiche di trasmissione di un messaggio (origine, destinazione, lista di distribuzione, numeratore, griglia di ricerca, tipo e nome tracciato, stato, etc.)
Attraverso un elemento di tabella (EDT) del S.I. origine viene attribuito un codice. Lo stesso elemento deve essere presente nella tabella dei codici messaggi ricevuti (EDR) del S.I. ricevente.
È questa la corrispondenza che rende possibile comunicare tra due o più S.I.

Lotto

Un messaggio può essere costituito da una transazione (un record) o da una serie di transazioni (più records).
Il lotto permette di raggruppare ed individuare, attraverso un numeratore progressivo unico, più records che per motivi applicativi o di flusso costituiscono l'informazione da elaborare.
Il numeratore si preleva dalla tabella (CNR) sottosettore (ED).

Indirizzo

Un messaggio parte da un mittente ed arriva ad un destinatario.
Attraverso un elemento di tabella (EDI) si codificano gli indirizzi del titolare del S.I. origine e di quelli di destinazione.

Metodo di comunicazione

Definisce il ricevitore inteso come supporto fisico (file,cartella o file di stampa) ed il nome della libreria o del file di stampa del S.I. ricevente.
Non è da confondere con il protocollo di comunicazione tra due AS/400 dal quale Mail.up è completamente svincolato.
In definitiva con Mail.up si decide, tra tutti i messaggi creati, quali devono essere inviati e, tra tutti quelli arrivati, quali devono essere applicati.
Il metodo di comunicazione si codifica attraverso un elemento di tabella (EDC).

Flusso funzionale

Creazione messaggio

Attraverso programmi interattivi o batch, richiamati singolarmente o inseriti in flussi, vengono creati i messaggi. La parte variabile (contenuto significativo) dipende dall'argomento e quindi dall'applicazione gestionale di provenienza, mentre per la parte fissa devono essere definiti tutti quei valori (parametri) necessari alla corretta gestione di Mail.up:
  • codice messaggio;
  • indirizzo origine e di destinazione;
  • codice di ricerca 1,2,3;
  • utente;
  • data ed ora di nascita del messaggio;
  • data ed ora di esecuzione del messaggio;
  • numero lotto;
  • numero transazione;
  • tipo e nome del tracciato;
  • livello e stato del messaggio.

Lista di distribuzione

Durante la creazione del messaggio, attraverso il valore contenuto nella tabella (EDT), si determina il metodo di attribuzione dell'indirizzo di destinazione.
Attualmente ne sono previsti tre:
  • indirizzo di destinazione fisso definito a livello di tabella (EDT);
  • lista di indirizzi cablati all'interno di un programma in fase di creazione del messaggio;
  • lista di indirizzi gestiti come parametri esterni definiti nelle tabelle (B£N) (C£E).

Invio/Ricevimento

La creazione di una o più transazioni di messaggio vanno ad alimentare un file. Un programma di interrogazione permette di visualizzare il file ed in base alle funzioni precedentemente descritte lo elabora.

È possibile elaborare in due modalità diverse:
  • STEP BY STEP: significa eseguire ogni funzione singolarmente, in una sequenza predefinita e controllata dalla gestione dello stato del messaggio, a seconda che si tratti di invio o di ricevimento. Processo interattivo.
  • ESECUZIONE GLOBALE. significa eseguire in modo automatico tutta l'elaborazione, solo in caso di ricevimento. Processo batch.
Dopo aver creato uno o più messaggi, si visualizza il file per operare delle scelte. Immettendo un punto interrogativo nel campo di scelta del messaggio,si apre una finestra di gestione delle funzioni, nella quale troviamo l'elenco delle azioni possibili selezionate in base a criteri di autorizzazione e di stato del messaggio.

La trasmissione del messaggio alimenta un file di transito. Questo file, attraverso il metodo di comunicazione, può trasferirsi direttamente nella libreria del S.I. ricevente, o alimentare una cartella o un file di stampa. Se la comunicazione è tra due o più AS/400 diventa il file da trasferire con le regole del protocollo di trasmissione utilizzato.

Indipendentemente dal metodo di comunicazione, alla fine della trasmissione, il file di transito deve essere presente e disponibile nel S.I. ricevente.

Applicazione messaggio

Dopo aver acquisito i messaggi dal file di transito attraverso una funzione di massa, si visualizza il file per poter operare le scelte di elaborazione.Le funzioni che modificano lo stato del messaggio e quindi determinano una sequenza operativa sono:
  • la trasformazione alias;
  • il controllo idoneità;
  • l'applicazione al data-base del S.I. ricevente.
La trasformazione alias, in base a corrispondenze precedentemente immesse nel S.I. ricevente per contesto/oggetto, permette di rendere riconoscibili dal S.I. ricevente stesso, dati provenienti da altri S.I. operando anche controllo di coerenza ed esistenza dell'alias.

Eventuali errori ed anomalie vengono segnalate in visualizzazione del messaggio evidenziando l'oggetto non idoneo con un asterisco e, cosa importante, non variando il suo stato, obbliga l'utente a verificare e ripetere la funzione.
Una volta trasformato, il messaggio viene sottoposto al controllo di riconoscimento nel data-base ricevente dell'oggetto trasformato, la sua validità e quindi la sua applicabilità (add/update).

Interrogazioni/ricerche

Ordinamenti impostati dall'utente

Attraverso la funzione di navigazione è possibile ordinare in modo diverso la visualizzazione. In particolare per messaggio, per indirizzo origine, per indirizzo destinazione, per codici di ricerca e per stato/livello.

Parzializzazioni

Lo scopo principale delle parzializzazioni, è quello di vedere liste di oggetti (indirizzo origine, indirizzo destinazione, numero lotto, codice messaggio,etc) in modo parziale applicando una sorta di filtro. Il filtro permette di definire il range dei dati da visualizzare secondo le esigenze individuali.

Autorizzazioni


Generalità

Oltre alla normale protezione prevista a livello di sitema AS/400 sugli oggetti (programmi ed archivi), Mail.up permette di impostare autorizzazioni alle funzioni che un utente utilizza quando ha scelto un'azione di programma. Tale obiettivo è stato raggiunto implementando una funzione generale che si occupa delle autorizzazioni e che descrive le protezioni specifiche.
I vantaggi sono molteplici: per l'utente accedere solamente alle funzioni che sono di suo interesse, per il responsabile del S.I. confidare sulla congruenza dei dati presente nel sitema.
A Mail.up sono state associate due classi di autorizzazione, una per l'invio (EDSEND) e l'altra per il ricevimento (EDRECI), che restituiscono in funzione del messaggio e dell'utente, dieci possibili azioni operative. Il significato delle possibili azioni di accesso è legato alla classe stessa e quindi alla particolare fase applicativa (invio o ricevimento).

Tabelle

Gestione

Mail.up oltre alla creazione e alla manutenzione di tre archivi (di invio, di transito e di ricevimento), prevede alcune tabelle fondamentali per una corretta gestione dell'applicazione.
  • ED 1 Tabella Personalizzazione
Definisce il nome e l'indirizzo dell'azienda titolare del sistema origine. Possibilità di attivare la gestione degli scenari (files multimembro).


  • Tabella Messaggi Trasmessi
Definisce le caratteristiche di trasmissione di un messaggio. L'elemento di tabella è il codice messaggio in fase di trasmissione. Lo stesso elemento deve essere presente nella tabella dei codici messaggi ricevuti ed esso costituisce il riferimento base nella gestione di Mail.up.
Attraverso il codice messaggio definiamo la tipologia del messaggio stesso (origine, destinazione, metodo di elaborazione,etc.).


  • Tabella Messaggi Ricevuti
Definisce le caratteristiche di ricevimento di un messaggio. L'elemento di tabella è il codice messaggio in fase di ricevimento. Lo stesso elemento deve essere presente nella tabella dei codici messaggi trasmessi ed esso costituisce il riferimento base nella gestione di Mail.up.
Attraverso il codice messaggio definiamo la tipologia del messaggio stesso (origine, destinazione, metodo di elaborazione,etc.).


  • EDI Tabella Indirizzi
Definisce le caratteristiche di un indirizzo (origine/destinatario). L'elemento di tabella è il codice indirizzo.


  • EDC Tabella Metodo di Comunicazione
Definisce il ricevitore inteso come supporto fisico (file,cartella,file di stampa). L'elemento di tabella è il codice del metodo di comunicazione.Una volta definito viene successivamente associato al codice indirizzo (EDI) per permettere l'attribuzione univoca indirizzo/metodo.

Es. di metodi:
L(PUN)
  • PRT = file di stampa
  • MAIL.UP = libreria Sme.up
  • FLR = cartella Pcs
  • MAIL_DS = libreria destinatario


- B£W Tabella Stato del Messaggio
Definisce lo stato del messaggio. Permette di gestire tutte le fasi di elaborazione del messaggio, dalla creazione alla sua applicazione finale. Gli elementi della tabella sono dei valori crescenti con i quali si autorizza l'esecuzione delle diverse fasi.

Es.: Ricevimento
da 10 a 20 --> da trasformare
da 20 a 40 --> da controllare
da 40 a 80 --> da applicare

Come gestire. . .

Stato/Livello

Attraverso lo stato del messaggio è possibile gestire tutte le fasi di elaborazione, dalla creazione del messaggio alla sua applicazione. La sua gestione è il confronto di due campi. Uno memorizzato nella parte fissa del messaggio, l'altro memorizzato nel programma di gestione, in una schiera, in ordine crescente per sequenza di funzione operativa. Può assumere valori compresi tra 00 e 99. Se il valore dello stato del messaggio è uguale o minore di quello della funzione operativa scelta, quest'ultima viene eseguita. L'esecuzione provoca a sua volta l'aggiornamento dello stato del messaggio di un valore utile per il suo iter elaborativo.

Controllo di sincronia

Simulazioni

Nel menu principale di Mail.up troviamo due azioni di simulazione:
  • Simulatore funzioni sul record;
  • Simulatore funzioni di trasformazione record.

Nel menu di Gestione Alias fra Oggetti troviamo un'altra azione di simulazione:
  • Funzioni di simulazione
Sono programmi che permettono di verificare il comportamento delle routines che "girano" nei programmi di gestione Mail.up e di gestione Alias.
Operando una scelta su "funzione" e "metodo" con gli stessi valori parametrici con cui lavorano i programmi, siamo in grado di simulare ed anticipare il risultato che ci interessa.

Prototipi

Nella libreria sorgenti di Mail.up sono presenti dei programmi-prototipo. Servono per facilitare l'utente nella scrittura di quei programmi indispensabili per la gestione di Mail.up. Rappresentano lo "scheletro" dei programmi di "creazione del messaggio dal data-base del S.I. origine" e dei programmi di "applicazione del messaggio al data-base del S.I. destinatario".

Stampe

Generalità

La modalità di ottenimento di una stampa è comune attraverso tutti i moduli SME_UP:
  • definizione dell'intestazione;
  • definizione dei parametri della forma della stampa (ordinamento, campi di output, parzializzazioni, valorizzazioni, lingua, totali);
  • memorizzazione, permette di memorizzare con un codice ed una descrizione sintetica tutti i parametri di stampa definiti, per essere successivamente richiamato.

Esecuzione

Per ciascuna stampa attraverso il comando funzione PF11 è possibile visualizzare o variare i parametri di esecuzione del programma di stampa (coda lavori, coda di stampa, numero copie, ecc.).

Utilizzo

  • All'interno dello stesso AS/400
Il caso è quello in cui due S.I. convivono nello stesso AS/400. Il S.I. origine può decidere, in base al metodo di comunicazione definito nella tabella degli indirizzi (EDI), dove inviare il messaggio.
Attualmente il ricevimento considera i seguenti output:
    • file di transito;
    • file di stampa;
    • file di ricevimento (metodo diretto).
Il modulo Mail.up deve essere presente sia nel S.I. origine che in quello destinatario.


  • Tra due AS/400
In questo caso il ricevimento considera il seguente output:
file di transito
Non è necessario che il modulo Mail.up sia presente nel S.I. del destinatario, al posto del quale sono indispensabili, per l'interpretazione del messaggio, tanti tracciati records per quanti tipi di messaggio vengono gestiti.
Il protocollo di trasmissione è del tutto svincolato da Mail.up.


  • Tra AS/400 e PC
In questo caso il ricevimento considera il seguente output:
cartella
Valgono poi le stesse considerazioni del punto 1.9.2.


  • Tra AS/400 ed altro sistema
Sono valide le stesse considerazioni del punto 1.9.2

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