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Generalità

Ware.up è l'applicazione di Sme.up che si occupa della gestione delle quantità di materiale giacenti in tutti i "luoghi" di interesse per l'azienda, secondo varie finalità:
  • Gestionale
    • definizione dei movimenti di magazzino attraverso causali e aree
    • rintracciabilità del materiale attraverso i lotti e la gestione dei colli
    • definizione di giacenze con diverse chiavi di lettura
    • automatizzazione della movimentazione attraverso le Richieste di movimentazione, il Motore Inferenziale e le Ubicazioni
  • Contabile e Fiscale
    • gestione inventari fisici
    • valorizzazione delle giacenze
    • schede movimenti magazzino
    • chiusura magazzini

Copertura applicativa

Nella figura seguente vengono evidenzate, all'interno della mappa applicativa, le aree supportate da Ware.up

Giacenze di interese per l'Azienda

Le giacenze di interesse per l'azienda possono essere:
  • materiali di proprietà dell'azienda presenti in aree interne (magazzino componenti, magazzino prodotti finiti, area lavori incorso, ...)
  • materiali di proprietà dell'azienda in aree esterne (materiali in conto lavorazione, attrezzature in prestito d'uso, utensili in conto riparazione)
  • materiali di proprietà di terzi presenti in azienda (componenti in consignment stock, strumenti in conto visione, contenitori in prestito d'uso, ...)
La possibilità di gestire queste multiformi tipologie di giacenza è data da tre oggetti principali di Ware.up:
  • Magazzino
  • Area di giacenza
  • Tipo giacenza

Rappresentazione schematica



Magazzino

Nella terminologia Sme.up usiamo il termine Magazzino come sinonimo di Plant, infatti a differenza dell'accezione comune, per Sme.up il magazzino (plant) non è il luogo dove vengono gestite le scorte di materiali (componenti e semilavorati di produzione e prodotti finiti) ma l'unità di pianificazione.
L'unità di pianificazione rappresenta l'entità a fronte delle quale si svolge la pianificazione.


Per spiegare il concetto di Unità di Pianificazione usiamo una esemplificazione:
  • Tutti gli ordini cliente (domanda) e gli ordini di produzione (componenti) sottraggono materiali all'unità di pianificazione
  • Tutti gli ordini di produzione (prodotto) od acquisto apportano materiale all'unità di pianificazione
  • Le giacenze costituiscono il materiale presente nell'unità di pianificazione
  • I parametri di pianificazione (lottizzazione, lead times, politica di riordino, scorta minima, punto di riordino, ecc..) sono validi per un articolo in una unità di pianificazione.
Quindi se in una azienda abbiamo 2 unità di pianificazione, ad esempio un plant di produzione ed un plant di distribuzione un articolo potrà essere di produzione per il primo plant e di acquisto (acquisto intergruppo) per il secondo plant, e le politiche di pianificazione e la gestione MRP saranno logicamente separate per l'articolo che risiede in un plant e per lo stesso articolo che risiede nell'altro plant.
Il magazzino è gestito nella tabella MAG ed il principale dato caratteristico è il magazzino fiscale di appartenenza: in Sme.up possiamo avere diversi magazzini (plant) dal punto di vista gestionale a fronte di un solo magazzino fiscale.

Area di giacenza

I vari luoghi logici dove esiste del materiale sono chiamati aree, le aree possono essere interne od esterne, possono contenere materiale di proprietà dell'azienda o di terzi e dal punto di vista fiscale possono avere diversi trattamenti (rilevante, non rilevante, di storno).

Facciamo degli esempi:
  • un'area di un magazzino materie prime normalmente sarà definita:
    • interna (se il magazzino è interno all'azienda)
    • di proprietà dell'azienda
    • rilevante fiscalmente
  • un'area di conto lavoro (passivo) sarà definita:
    • esterna
    • di proprietà dell'azienda
    • rilevante fiscalmente
  • un'area per la gestione dei contenitori inviati dal cliente sarà definita:
    • interna
    • di proprietà di terzi
    • non rilevante fiscalmente
Un discorso a parte merita la definizione di area di storno fiscale: nel caso si vogliano gestire all'interno di aree di proprietà dell'azienda sia materiali propri che di terzi affinché il magazzino fiscale non risulti gonfiato erroneamente di giacenze di materiali di terzi si crea una corrispondente area di storno dove totalizzare le giacenze dei materiali di terzi, in sede di valorizzazione magazzino fiscale le aree di storno saranno portate in detrazione.
Esempi di aree di storno li abbiamo quando vogliamo gestire i materiali in consignment stock nell'area di magazzino materia prima comune, (deve essere alimentata anche un'area di storno solo con i materiali in C.S.).
Un altro esempio è quando abbiamo dei componenti forniti in conto lavoro attivo dal cliente che vogliamo gestire nelle aree comuni di magazzino e produzione, anche in questo caso dovrà essere prevista un'area di storno.

Tipo Giacenza

All'interno delle aree, la giacenza degli articoli può essere legata ad altre informazioni caratteristiche (es. ubicazioni di magazzino, commesse, fornitori, ubicazioni di produzione, ecc.), il tipo giacenza definisce i vari modi con cui viene caratterizzata la giacenza in un'area.

Ad esempio potremmo avere:
  • aree di magazzini chiusi, gestite per ubicazioni
  • aree di conto lavoro, gestite per fornitore
  • aree di spedizione clienti, gestite per cliente
  • aree di produzione, gestite per ubicazione di macchina
altre informazioni tipiche di una giacenza possono essere:
  • lotto (per gestire la rintracciabilità)
  • contenitore (come informazione aggiuntiva o nella gestione giacenze per unità di carico)
  • commessa (tipica nelle gestioni per commessa per identificare le giacenze materiali per commessa)
Il tipo giacenza viene gestito nella tabella GMQ dove è possibile caratterizzare una giacenza con fino a 4 oggetti caratteristici più l'oggetto contenitore.

Strumenti di gestione materiali

All'interno della gestione materiali esistono degli strumenti tipici che Sme.up utilizza per descrivere completamente una giacenza, per interrogarla e per gestire la movimentazione da un luogo all'altro dove la giacenza è gestita.

Di seguito descriveremo:
  • Causali di movimentazione
  • Ubicazioni
  • Quantità in giacenza
  • Forme di presentazione

Movimenti / Causali di movimentazione

Tutta la movimentazione dei materiali nelle aree di giacenza viene eseguita attraverso l'elaborazione delle causali di movimentazione.
In Sme.up ogni movimento fisico viene scomposto nelle sue componenti elementari, ciascuna delle quali esegue un incremento od un decremento di una delle quantità caratteristiche della giacenza (Quantità Giacente, Quantità Allocata, Quantità Attesa), la causale di movimentazione è lo strumento con cui si eseguono queste variazioni, per ogni causale di movimentazione elaborata viene registrato un movimento di magazzino.
Ad esempio per fare un trasferimento di giacenza ci sarà una causale (un movimento) per decrementare la giacenza origine ed una causale (un movimento) per incrementare la giacenza destinazione; al versamento di un prodotto ci sarà una causale per incrementare la giacenza del prodotto e ci sarà una causale di scarico per decrementare la giacenza di ciascun componente (se previsto dal tipo gestione materiali dei componenti).
Le causali di movimentazione sono gestite nella tabella GMC dove, tra le altre cose, si definiscono quali area / tipo giacenza movimentano, se ci sono dei programmi di exit per attivare gestioni particolari utente, la classificazione del movimento, quali altre causali collegate vengono attivate.

Ubicazioni

Si utilizzano quando si vuole implementare una logistica con la gestione fisica dei materiali nelle locazioni del magazzino. In questo caso le ubicazioni rappresentano la locazione del magazzino cioè il dettaglio di dove si trovano gli articoli.
Ad esempio nel caso di un magazzino gestito a scaffalature le ubicazioni possono corrispondere agli scaffali, in altri casi l'ubicazione può essere la sagoma a terra o il luogo nelle immediate vicinanze della macchina utensile dove sosta il materiale prima della lavorazione (pre) oppure dopo la lavorazione (post) in attesa di essere movimentato.
Le ubicazioni sono caratterizzate da:
  • tipo ubicazione (tabella GMU), classifica le ubicazioni, potremo avere quindi ubicazioni di magazzino, di produzione, di macchina, ecc..
  • tipo gestione (tabella GMG), classifica le modalità di utilizzo dell'ubicazione (alta/bassa movimentazione, cassette / pallet, ecc..) associato al tipo gestione c'è il metodo di accesso giacenza per ubicazione che guida le regole di scelta ubicazione nelle attività di versamento o prelievo da ubicazione.

Quantità in giacenza

Secondo Sme.up la giacenza degli articoli in un'area viene conteggiata secondo 3 quantità:
  • quantità in giacenza, vera e propria rappresenta la quantità totale effettivamente presente
  • quantità allocata, rappresenta il totale della quantità prenotata dalle funzioni di "assegnazione", cioè le quantità che saranno spostate da questa giacenza per andare in altre giacenze
  • quantità attesa, rappresenta la quantità non effettivamente giacente al momento ma che nel prossimo futuro arriverà, anche questa quantità viene inizializzata dall'assegnazione che incrementa la quantità allocata nella giacenza di origine e incrementa la quantità attesa nella giacenza di destinazione.

Forme di presentazione

Abbiamo detto i precedenza che in Sme.up una giacenza può essere caratterizzata da codici diversi (chiave) in base al tipo giacenza scelto.
Normalmente quando si interroga una giacenza, in funzione dell'obiettivo dell'interrogazione e dei codici caratteristici della giacenza stessa (chiavi giacenza), è necessario leggere l'archivio con un ordinamento che varia in funzione del tipo di lettura che si vuole fare.
Ad esempio se voglio avere la situazione dei materiali in ubicazione devo leggere l'archivio giacenze in ordine di ubicazione, mentre se voglio leggere la giacenza di un articolo devo leggere l'archivio in ordine di articolo.
La forma di presentazione (Tabella GMF) serve per definire l'ordinamento con cui si esegue l'interrogazione dell'archivio Giacenze di Magazzino.
Nella determinazione di una forma di presentazione si possono quindi decidere sequenze fino a 8 campi chiave da usare nella lettura dell'archivio, è possibile inoltre proporre di default o anche bloccare, un magazzino, un'area ed un tipo giacenza.
La lettura dell'archivio secondo ordinamenti diversi e definiti dall'utente implica un meccanismo che automaticamente, la prima volta che viene usata una nuova forma di presentazione, costruisce la vista logica opportuna (la costruzione avviene in modo trasparente all'utente) che realizzerà l'ordinamento selezionato.
La vista logica cosi costruita può essere anche usata nei motori inferenziali di determinazione ubicazione che saranno decritti di seguito, quindi è opportuno, in sede di costruzione tabella, indicare quali sono le viste logiche e le forme di presentazione che vengono usate nei motori inferenziali affinché non vengano accidentalmente eliminate.

Valorizzazione fiscale

Le giacenze presenti nelle aree di proprietà dell'azienda fanno parte del magazzino fiscale. Le funzioni di gestione del magazzino fiscale permettono la creazione di un registro dove, per articolo (ed eventualmente anche per un altro codice di ulteriore dettaglio come ad esempio la configurazione) sono memeorizzate le quantità iniziali e finali ed il totale carichi e scarichi dell'anno, ciascuna di queste quantità può essere valorizzata al costo opportuno. La valorizzazione complessiva del magazzino può essere con logica LIFO o FIFO.

La sintesi magazzino fiscale può essere creata a partire da chiusure annuali o mensili.

Foto giacenza

Può essere utile "congelare" la situazione della giacenza in una certa area (o gruppo di aree) ad una certa data. In Smeup la foto giacenza ad una certa data può essere creata:
  • a partire da una giacenza applicando i movimenti in avanti o all'indietro
  • a partire da un'altra foto
  • come differenza tra due foto o tra una foto e la giacenza
  • dalla sintesi magazzino fiscale
  • .......
La foto giacenza può essere valorizzata e sintetizzata secondo vari metodi. La valorizzazione può essere diversificata per aree/tipi giacenza diversi.

Inventario fisico

L'obiettivo dell'inventario fisico è quello di allineare la gicenza teorica a quella fisica effettivamente riscontrata nell'esecuzione della conta.

Per l'esecuzuione delle conte fisiche si possono utilizzare i cartellini di conta oppure le liste di conta che a loro volta possono essere "cieche" oppure riportare la quantità teorica prevista.

La quantità teorica di confronto può essere la giacenza corrente, quella congelata al momento della creazione inventario oppure una foto.

Le differenze rilevate possono essere valorizzate, è possibile modificare la quantità contata a seguito della riesecuzione di una conta.

Le differenze finali possono dare luogo a rettifiche inventariali per riallineare la giacenza.


Logistica avanzata

In un ambiente dove la movimentazione è semplice può essere sufficiente applicare direttamente la movimentazione dettata degli strumenti classici di logistica (ordini di produzione bolle di ricevimento, bolle di spedizione, trasferimenti interni, ecc..).
In ambienti più complessi dove il magazzino è gestito ad ubicazioni, dove i volumi sono elevati (per numero di movimenti e per articoli gestiti) si sente la necessità di una organizzazione e pianificazione del lavoro di gestione magazzino alla stessa stregua della organizzazione e pianificazione della produzione.
In questi contesti la pianificazione dei tempi e delle modalità di esecuzione delle missioni di magazzino vengono affidate al magazzino stesso, la logistica si limita a creare le richieste e ad aspettare il completamento delle stesse, l'organizzazione interna delle attività resta di competenza del magazzino.
Può essere necessario ad esempio:
  • pianificare l'utilizzo delle risorse disponili a magazzino (magazzinieri, trasloelevatori, muletti, confezionatrici, ...)
  • ottimizzare i percorsi, in sede di versamento a magazzino o di prelievo
  • ottimizzare l'occupazione di spazio (compattazione contenitori, suddivisione del magazzino in zone in base ai volumi ed alle quantità di prelievo gestione delle missioni di prelievo)
  • ecc...
In Sme.up esiste un particolare documento che è l'ordine di movimentazione o richiesta di movimentazione sul quale vengono registrate le richieste che l'ambiente logistico esterno porta al magazzino in termini di articoli, quantità, data, da prelevare e distribuire o da immagazzinare.
Le richieste di movimentazione sono il supporto informatico su cui appoggiare i programmi di applicazione delle regole di ottimizzazione dei versamenti e prelievi ed il supporto operativo per la gestione delle risorse interne al magazzino.

Richieste di movimentazione

Nella configurazione più estesa le richieste di movimentazione sono costituite di:
  • una testata, che riporta i dati logistici della richiesta (ordini di vendita, ordine di produzione, cliente, ...)
  • tante righe, una per ogni articolo, quantità, data richiesta.
Alle righe delle richieste di movimentazione vengono abbinate causale / chiavi di giacenza dell'origine e causale / chiavi di giacenza della destinazione, cosicché quando la richiesta viene applicata automaticamente vengono lanciati i due movimenti di scarico e carico.
I vari tipi di testata richiesta di movimentazione sono tabellati nella tabella GMO, mentre i tipi riga richiesta di movimentazione sono nella tabella GMZ.
Per l'esecuzione di particolari attività (es. attribuzione ubicazione e versamento a magazzino) sono previste richieste di movimentazione di sole righe. La ragione è essenzialmente pratica: ci troveremmo nel caso di richieste di movimentazione create temporaneamente (per permettere l'esecuzione dell'attività, dopo vengono cancellate automaticamente) e con una sola riga, è inutile quindi creare contestualmente anche la testata.
Le attività più significative connesse alle richieste di movimentazione sono:
  • assegnazione, collegata al versamento o al prelievo, attraverso l'attivazione di regole specifiche definisce in quale ubicazione versare il materiale oppure da quale ubicazione eseguire il prelievo
  • esecuzione, è l'applicazione della richiesta di movimentazione: vengono lanciati i movimenti connessi allo scarico della giacenza origine e al carico nella giacenza destinazione

Assegnazione

Con il termine di "assegnazione" si intende assegnare, nel senso più ampio, una ubicazione ad una richiesta di movimentazione.
Abbiamo i 2 casi:
  • assegnazione al versamento, l'attività principale è la scelta dell'ubicazione, nella richiesta di movimentazione settore destinazione vengono modificati o confermati Causale, Area, Tipo giacenza, Codice 1, 2, 3, 4 con i dati chiave in base alla giacenza di destinazione.
Nel versamento il sistema crea in automatico delle richieste di movimentazione per guidare il versamento stesso, sulla richiesta di movimentazione c'è il riferimento all'attività collegata (Tabella GMH) che indirizza verso le azioni dell'opportuno sottosettore della tabella GMK dove sono descritte le regole del motore inferenziale per la scelta ubicazione di versamento.
  • assegnazione al prelievo, (detta anche allocazione) l'attività principale è determinare se esiste giacenza disponibile, prenotare la quantità disponibile splittare la richiesta in caso di quantità insufficiente e ripetere la ricerca per la quantità residua. Vengono modificati o confermati Causale, Area, Tipo giacenza, Codice 1, 2, 3, 4 con i dati chiave in base alla giacenza di origine.
Nel prelievo attraverso il meccanismo dell'attività collegata e del motore inferenziale il sistema ricerca le ubicazioni da cui eseguire il prelievo, se trova quantità disponibile prenota (alloca) la quantità voluta, se la quantità della richiesta è superiore allora splitta un 2 la richiesta originale (una richiesta corrispondente alla quantità allocata, la seconda per la quantità residua) e ripete la ricerca per la quantità residua.
Sia nel caso del versamento che in quello del prelievo, se esistono le informazioni di destinazione nella richiesta di movimentazione viene incrementata anche la quantità attesa nella destinazione.
Se, dopo l'assegnazione di prelievo, rimangono delle richieste di movimentazione non soddisfatte queste si definiscono "mancanti", si può attivare così un processo di urgenza e destinazione veloce dei materiali mancanti quando questi diventano disponibili.

Esecuzione

É l'attività di applicazione di una richiesta di movimentazione, con la quale si eseguono i movimenti associati alla richiesta cioè si scarica l'origine e si carica la destinazione.

Motore inferenziale

La gestione delle regole che vengono applicate nella scelta dell'ubicazione di destinazione nei casi di versamento o dell'ubicazione di origine nei casi di prelievo è affidata al motore inferenziale.
Il motore inferenziale è un meccanismo iterattivo che permette di attivare una regole come risultato dell'applicazione di una regola precedente. Vengono costruiti una serie di passi che, partendo da passo iniziale procedono al passo successivo in base al risultato dell'elaborazione del passo precedente, fino ad arrivare al passo conclusivo.
Ad esempio in un motore inferenziale costruito per il versamento potremmo avere i seguenti passi:
  • determinazione se esistono mancanti (ed in questo caso, per la quantità mancante attivare le funzioni collegate all'evasione, stampa segnalazione, preparazione richiesta di movimentazione per destinare la quantità mancante, esecuzione della R.M.)
  • se non ci sono mancanti o per la quantità residua, preparazione delle causali di movimentazione sulla R.M. attivazione del passo successivo
  • in base alle caratteristiche del materiale (es. alta o bassa movimentazione, peso o volume, tipo imballo, ecc.) scelta processo più opportuno
  • in base al processo scelto analisi della sequenza dei tipi gestione ubicazione previsti e in caso non si trovino ubicazioni libere passaggio all'ultimo passo del versamento di default
  • ultimo passo versamento di default nella zona di riserva quando tutte le ubicazioni precedenti risultano occupate
I passi del motore inferenziale sono descritti nei sottosettori della tabella GMK dove, per ogni passo vengono inseriti la regola del passo, i parametri di elaborazione ed il passo successivo.
Il motore viene attivato dal passo iniziale che si trova nella tabella GMH, il passo iniziale deriva dalla tabella GMZ dei tipi riga delle richieste di movimentazione.


Come attivare Ware.up

Per l'implementazione della gestione materiali occorre seguire una serie di passi:
  • definizione delle aree logiche di giacenza dei materiali
  • definizione delle caratteristiche della giacenza
  • definizione delle modalità di interrogazione giacenza
  • descrizione dei flussi dei materiali
  • descrizione delle richieste di movimentazione
  • definizione delle regole di assegnazione (al versamento e al prelievo)

Definizione aree logiche giacenza

Si devono elencare le aree logiche di giacenza che si vogliono gestire nel sistema,
normalmente possiamo trovare:
  • Magazzino
  • Ricevimento
  • Spedizione
  • WIP
  • Conto/lavoro fornitori
  • Conto/lavoro clienti (se previsto)
  • Conto/visione / prestito d'uso
  • ...
Ad ogni area deve essere assegnato un codice e deve essere compilata la tabella GMR specificando la proprietà dell'area (azienda / terzi) la localizzazione (interna / esterna) ed il trattamento fiscale (compresa - esclusa - di storno).
Con queste informazioni deve essere compilata la tabella GMR.

Definizione caratteristiche della giacenza
Per ogni area di giacenza devono essere stabilite le relative caratteristiche, cioè quali elementi saranno usati per distinguere le giacenze dei vari articoli nell'area:
  • cliente
  • fornitore
  • ubicazione
  • lotto
  • configurazione
  • collo/contenitore
  • ...
Ogni gruppo di elementi caratteristici viene denominato "Tipo Giacenza", tutti i tipi giacenza devono essere codificati nella tabella GMQ.

Definizione delle modalità di interrogazione giacenze

A questo punto sulla base dell'analisi svolta che ha portato a definire sia le aree di giacenza che le caratteristiche associate alle varie tipologie di giacenza si possono definire con quali modalità andremo ad interrogare le giacenze stesse e quindi definiremo le forme di presentazione della giacenza e le andremo a codificare nella tabella GMF.

Descrizione dei flussi dei materiali

Dopo aver definito le aree ed i tipi giacenza si passa all'analisi dei flussi dei materiali tra le varie aree o all'interno delle aree stesse.
Andremo cosi ad analizzare ad esempio come si spostano i materiali dal magazzino materie prime al WIP di produzione: potremmo avere materiali che vengono prelevati in base ai fabbisogni dell'ordine di produzione, altri che vengono "chiamati" in officina direttamente dal responsabile produzione, altri ancora che vengono spostati a mutipli della confezione con quantità legate a logiche di reintegro scorta minima in produzione. Restando nello stesso ambito dell'esempio, nel caso dei versamenti da produzione dovremo decidere se lo scarico dei componenti dell'oridne è contestuale al versamento o meno e se lo scarico scarica l'areea di WIP o quella di Magazzino.
Dalla definizione dei flussi derivano le operazioni elementari di incremento o decremento giacenze che saranno eseguite dal sistema durante il suo funzionamento, a ciascuna di queste operazioni elementari di carico e scarico dovrà corrispondere una casuale di movimentazione che dovrà essere inserita nella tabella GMC.
Come suggerimento, indipendentemente da qualsiasi flusso materiale, sono da prevedere almeno 4 causali di movimentazione per ogni combinazione di area/tipo giacenza usate:
  • 2 causali di rettifica (positiva e negativa)
  • 1 causale di carico
  • 1 causale di scarico
Molta attenzione deve essere posta all'attribuzione del tipo movimento perché da esso dipendono determinate elaborazioni standard di Sme.up. Ad esempio nella rifasatura dei fabbisogni di un ordine di produzione i programmi considerano tutti i movimenti eseguiti con causali aventi tipo movimento PP (prelievi pianificati) e tipo movimento VP (versamenti pianificati).
La lista completa dei tipi movimento ed il loro significato si trova nel documento di help della tabella GMC.
Quando sono state definite le causali di movimentazione si possono scrivere nell'opportuno sottosettore della tabella B£J le varie azioni, interne alla gestione materiali, per l'incremento o il decremento delle giacenze (buoni di carico e buoni di prelievo diretti e rettifiche inventariali) e per il trasferimento giacenza tra due aree e dentro la stessa area.
Le azioni esterne alla gestione materiali sono demandate alle altre applicazioni logistiche (produzione e ciclo attivo / passivo) ma saranno sempre eseguite con l'ausilio delle causali di movimentazione.

Descrizione richieste di movimentazione

Se durante la fase di analisi dei flussi materiali sono state identificate delle modalità attraverso le quali lo spostamento dei materiali deve essere eseguito con regole o logiche non appartenenti alla logistica generale si devono utilizzare richieste di movimentazione e quindi devono essere definiti i vari tipi di richiesta ubicazione che saranno gestiti, saranno da definire sia il tipo documento della richiesta (testata / tabella GMO) in cui si definisce quali sono gli oggetti a cui la richiesta di movimentazione appartiene (cliente, fornitore, ordine di produzione, documento del ciclo esterno, ...) che il tipo riga (tabella GMZ) dove si stabilisce se la riga è si scarico, carico o trasferimento, quali sono le causali standard per origine e destinazione ed il passo iniziale del motore inferenziale usato per l'assegnazione.

Definizione regole assegnazione

In questa fase si definiscono le regole da utilizzare per l'assegnazione dell'ubicazione di carico (saranno usate in associazione alle richieste di movimentazione dei versamenti) per l'assegnazione dell'ubicazione di prelievo (saranno usate in associazione alle richieste di movimentazione dei prelievi). Nella definizione delle regole grande attenzione dovrà essere posta nella scomposizione delle stesse in sequenze di passi, ognuno dei quali in grado di eseguire un'attività compiuta, i passi saranno poi trasposti nei passi del motore inferenziale.

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