WikiUp

Introduzione

La pianificazione a punto di riordino (nel seguito PR) è una modalità operativa di semplice comprensione, il cui utilizzo è consigliato per articoli che hanno le seguenti caratteristiche:
  1. un consumo approssimativamente costante
  2. sono di facile reperibilità
  3. hanno un costo non elevato


Descrizione applicativa

La pianificazione a PR è una modalità "puntuale": decide soltanto se "oggi" (la data in cui si esegue la pianificazione) si deve emettere un ordine.
Per rispondere a questa domanda si calcola la somma di tutte le coperture in corso (presenti e future), senza considerare la loro data: se essa è minore del valore del PR, si pianifica un ordine pari al lotto economico.
Il valore del PR è calcolato in base al consumo medio, al tempo di approvvigionamento, a una scorta di sicurezza che si vuol mantenere
Il lotto economico è invece determinato in modo da minimizzare il costo di emissione di un ordine e della tenuta a magazzino della merce.

Per una descrizione completa del metodo si rimanda alla voce "minimo-massimo" di Wikipedia.


Impostazione in Sme.Up

Per far sì che un articolo sia pianificato a PR, nel campo della politica "Modo di pianificazione" si inserisce il valore '2' (punto di riordino statico).
Modo di pianificaz.

Bisogna inoltre inserire:
  1. in tabella generale M51 la fonte presente del PR
  2. in dati magazzino articolo il valore del PR, e del lotto economico.
Se non sono sodisfatte tutte queste condizioni, l'articolo viene pianificato a fabbisogno.

Fonte a punto di riordino in tabella generale MRP:
Fonte per pto riord.

Implementazione in Sme.UP

Il comportamento della pianificazione è il seguente:
  • si scandisce il gruppo fonti associato all'articolo a PR. Questo gruppo fonti può essere quello generale della pianificazione o quello impostato nella politica. Di questo gruppo fonti vengono considerate unicamente le fonti positive, a cui viene aggiunta, in modo automatico, una fonte negativa presente con il valore del punto di riordino (con il codice fonte impostato in tabella M51). Se è presente in modo esplicito una fonte a PR, essendo negativa, verrà trascurata; è quindi inutile definire nella politica a PR un gruppo fonti apposito che si diversifica da quello generale unicamente per il fatto di contenere una fonte a PR. Un gruppo fonti apposito va inserito solo se si vuole considerare un insieme di fonti positive diverso da quello contenuto nel gruppo fonti generale. Una fonte a PR contenuta in un articolo pianificato a fabbisogno, ha l'effetto di una fonte presente negativa, assimilabile ad una scorta minima.
  • si determina il fabbisogno come differenza tra il PR e la somma delle fonti positive (senza considerare la loro data).
  • se esso è positivo, si pianifica un ordine (di produzione, acquisto o lavorazione), in base a quanto impostato nei parametri di pianificazione, con data suggerimento a "oggi", e data fine calcolata con il tempo di approvvigonamento.
  • la quantità dell'ordine pianificato è il valore maggiore tra il lotto economico e il fabbisogno stesso.
In realtà questa maggiorazione non risolve il problema della rottura di stock, in quanto la pianificazione a punto di riordino dice "quando" si deve riordinare, piuttosato che "quanto" si deve riordinare. Quindi, una negatività tropp accentuata non può essere recuperata dalla maggiorazione del lotto di riordino.
La quantità di riordino viene successivamente sottoposta ai consueti trattamenti di un ordine pianificato: arrotondamenti di lotto minimo e multiplo, eventuale assegnazione di un fornitore o di un contratto. L'ordine viene datato ad oggi più i tempi di approvvigionamento.

Esempio

PR = 100
Ordini in corso = 30
Fabbisogno = 70

Caso 1)

Lotto economico = 80
Ordine pianificato = 80
In questo caso si pianifica il lotto economico, essendo superiore al fabbisogno.

Caso 2)

Lotto economico = 40
Ordine pianicaito =70
In questo caso si pianifica il fabbisogno, essendo superiore al lotto economico.

L'ordine pianificato viene poi passato alla normale funzione di trattamento degli ordini pianificati, con assegnazione dell'ente preferenziale (ed eventuale strategia di suddivisione), e arrotondamento al lotto minimo e multiplo.


Particolarità tecniche

Nel lancio della pianificazione, è possibile decidere di trattare unicamente i codici a PR.
Questo è congruente in quanto la pianificazione a PR tratta solo le fonti positive, e quindi non è condizionata da eventuali impegni pianificati, derivanti da ordini pianificati a livello superiore.
Il contrario invece sarebbe critico: se viene pianificato un ordine di produzione a PR, i suoi impegni non verrebbero visti in una successiva pianificazione dei soli codici a fabbisogno (senza rilasciare l'ordine pianificato a PR), in quanto, prima di una pianificazione totale, vengono eliminati tuti i consigli.
Questa situazione è però irrealistica, in quanto normalmente i codici a PR sono prodotti d'acquisto, o comunque, se di produzione, è opportuno che anche i loro componenti siano trattati a PR.

Nella tabella delle politiche, se definito l'oggetto di rottura nella tabella generale M51 e se in quest'ultima tabella non è stato impostato che la pianificazione a rottura vale per tutte le politiche, si può impostare che, per quella politica, si pianifica a codice di rottura.
La pianificazione a PR è però incompatibile con quella a codice di rottura. Quindi, se è stato impostato il tipo pianificazione a PR, il flag di pianificazione a rottura, nella stessa tabella, deve essere obbligatoriamente vuoto.
Se, sempre in caso di pianificazione a PR, esso è vuoto, ma è valorizzato l'omonimo campo di tabella M51, si assume "implicitamente" che per questa politica esso sia vuoto.
La pianificazione a punto di riordino "vince" su quella a codice di rottura.
Si può quindi evitare di valorizzare questo campo su tutte le politiche ad eccezione di quelle a PR; basta impostarlo in tabella M51: per le politiche a PR esso verrà trascurato.

E' possibile impostare, in tabella M51, che non vengano generati impegni pianificati per articoli gestiti a PR.
No imp.p.rio
Questi impegni non verrebbero comunque utilizzati dalla pianificazione, in quanto l'unica fonte negativa è il PR, indipendentemente da quanto impostato nel gruppo fonti, ma possono dare una "perturbativa" nella consultazione dei risultati della pianifcazione per l'articolo in esame, tanto più che essi sarebbero gli unici impegni presenti (dato che gli impegni rilasciati non vengono ripresi nell'archivio dei consigli).

NOTA TECNICA

In realtà gli impegni pianificati vengono inizialmente scritti, contestualmente all'ordine pianificato che li genera, e successivamente, quando viene pianificato l'articolo a cui appartengono, li si cancella. Il motivo di questo comportamento è la velocità: non si determina, per ogni impegno pianificato che si sta scrivendo, se è a punto di riordino, ma lo si fa quando si sta pianificando il suo articolo (cosa che si farebbe indipendentemente dalla scelta di cancellazione).

Add new attachment

Only authorized users are allowed to upload new attachments.
«