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Politica della qualità

L'alta direzione del fornitore deve definire e documentare la propria politica per la qualità inclusi gli obiettivi e gli impegni per la qualità. La politica per la qualità deve essere attinente agli obiettivi aziendali e aspettative dei propri clienti. Il fornitore deve assicurare che tale politica sia compresa, attuata e sostenuta a tutti i livelli dell'organizzazione.

Significato della norma

Definire una politica della qualità significa che alla Direzione Aziendale (o al Responsabile dell'Azienda) spetta stabilire gli obiettivi cui tendere riguardo i problemi qualitativi, sia in rapporto a esigenze esterne (miglioramento delle prestazioni dei propri prodotti, soddisfazione del cliente, esigenze di natura socioeconomica, ecc...) sia in rapporto ad esigenze interne (soddisfazione del cliente interno, riduzione degli scarti, riduzione degli interventi post-vendita, etc.). Individuati gli obiettivi della qualità, risulta poi necessario che la Direzione Aziendale individui anche gli strumenti, le modalità, le risorse attraverso cui conseguire tali obiettivi. La norma prevede che si documenti in forma scritta e ufficiale la dichiarazione della Politica della Qualità da parte della direzione aziendale: questa dichiarazione deve essere opportunamente registrata e riportata all'interno del Manuale della Qualità. Tale politica deve comprendere tutti i livelli dell'organizzazione e deve essere adeguatamente presentata e diffusa, delineandone le motivazioni, le ragioni, i presupposti: un ruolo fondamentale in questo ambito è rivestito dalla pratica dell'addestramento alle tecniche e ai principi della Qualità. Se la comprensione della Politica è uno dei presupposti per la sua attuazione, un altro presupposto essenziale è rappresentato dall'adeguata sensibilizzazione e dal coinvolgimento del personale nel raggiungimento degli obiettivi della qualità.
Nel definire e documentare la sua politica, gli obiettivi e gli impegni per la qualità, la direzione del fornitore dovrebbe considerare i seguenti aspetti:
  • la politica della Qualità dovrebbe essere espressa in uno stile facile da comprendere;
  • la politica della Qualità dovrebbe riguardare l'organizzazione, le sue altre politiche, i prodotti o i servizi forniti ed il personale;
  • gli obiettivi dovrebbero essere ambiziosi, ma raggiungibili.
La direzione dovrebbe dimostrare il proprio impegno in modo visibile, attivo e continuativo.
L'impegno può essere dimostrato:
  • assicurando che il personale dell'organizzazione comprenda ed applichi la politica della Qualità;
  • instaurando, seguendo e verificando l'attuazione della politica della Qualità, inclusa l'applicazione del Sistema Qualità;
  • non ammettendo deroghe alla politica della Qualità o lo spreco di risorse in ogni parte o aspetto dell'azienda.
Un esempio di dichiarazione della politica della Qualità è riportato qui di seguito.

_i_La direzione dell'azienda ha stabilito di implementare nel proprio ambito aziendale, un Sistema per l'Assicurazione Qualità che soddisfi i requisiti della Norma EN ISO 9001.
Gli obiettivi che tale programma persegue sono:
  • rispetto delle leggi in vigore
  • ottenimento del livello di Qualità stabilito al minimo costo
  • prevenzione delle difettosità
  • miglioramento continuo della Qualità
  • addestramento pianificato alle discipline della Qualità
  • responsabilizzazione individuale della Qualità del lavoro
  • verifica dell'efficacia del S.Q. tramite verifiche ispettive
  • registrazione dei dati quale prova obiettiva della Qualità del prodotto."

Cosa deve fare un software

Un software della Qualità relativamente a questo ambito non ha funzioni particolari.

Cosa fa il Q9000

Il pacchetto non si occupa specificatamente di questo tema.

Responsabilità ed autorità

_i_(4.1.2.1) Devono essere definiti e documentati le responsabilità, l'autorità e i rapporti reciproci del personale che dirige, esegue e verifica attività che influenzano la qualità e, in particolare, di chi deve disporre della libertà organizzativa e dell'autorità necessarie per:

a) promuovere le azioni occorrenti per prevenire il verificarsi di non conformità del prodotto, del processo e del sistema qualità;
b) identificare e registrare ogni problema relativo al prodotto, al processo e al sistema qualità;
c) avviare, proporre o fornire soluzioni attraverso i canali stabiliti;
d) verificare l'attuazione delle soluzioni;
e) tenere sotto controllo l'ulteriore trattamento, consegna o installazione del prodotto non conforme finché la carenza o la condizione insoddisfacente sia stata corretta._n_

Significato della norma

Le persone appartenenti all'organizzazione del fornitore dovrebbero essere consapevoli degli obiettivi, della responsabilità e dell'autorità delle proprie funzioni e del loro impatto sulla qualità del prodotto o servizio.
Alle persone dovrebbe essere delegata una autorità adeguata per consentire loro di adempiere alle loro responsabilità. Esse dovrebbero avere una chiara conoscenza della loro precisa autorità e libertà e dei canali designati per intraprendere le azioni.
A tal fine, è importante la stesura di un organigramma aziendale in cui si specifichino in forma chiara e comprensibile le autorità e i rapporti reciproci di tutto il personale atto a verificare le attività che influenzano la qualità.

Fig. 1 Organigramma aziendale organizzato per settori

Devono essere dichiarate in forma altrettanto chiara le funzioni ed i compiti attribuiti a ciascun servizio o ente aziendale (Fig. 2).

Fig. 2. Organigramma per funzioni

Ognuno nell'organizzazione dovrebbe sentirsi responsabile del raggiungimento degli obiettivi di qualità e del soddisfacimento dei requisiti della qualità dei propri prodotti. È importante che tali incaricati abbiano libero accesso ai più elevati livelli direttivi dell'azienda.
È utile inoltre rendere evidenti le Direzioni Aziendali che concorrono alla responsabilità per ogni attività attinente alla Qualità. In particolare, si deve distinguere tra le Direzioni che hanno responsabilità diretta nell'esecuzione delle varie attività da quelle che semplicemente collaborano, o che non hanno alcun tipo di rapporto: viene in questo modo a definirsi una Matrice Interfunzionale delle Responsabilità (Fig. 3).

Fig. 3. Matrice interfunzionale delle responsabilità

Cosa deve fare un software

Un Software della Qualità con l'obiettivo di implementare i requisiti della normativa deve essere realizzato su una piattaforma hardware in grado di raggiungere in modo diretto tutte le principali attività coinvolte nel sistema qualità. La libertà di accesso alle funzioni del software, dalla gestione dei prodotti non conformi al controllo della documentazione, dalla gestione delle prove e controlli a quella delle azioni correttive, deve essere controllata da un sistema basato su una matrice delle responsabilità: in funzione della chiave di accesso, il programma deve essere in grado di inibire o attivare l'utilizzo delle funzioni che implementa. In più è necessario che sia controllato il "livello" di accesso alle funzioni stesse; in base alla matrice interfunzionale delle responsabilità che discrimina per ciascuna delle attività coinvolte nella qualità il "grado" della responsabilità (se diretta, indiretta o nessuna), il programma deve controllare la modalità di accesso ai diversi moduli: al settore dei controlli e collaudi deve essere assicurata la piena capacità di accesso (interrogazione, modifica, stampa) del modulo relativo ai collaudi e rilievi; deve altresì essere limitato al livello di consultazione l'accesso al modulo delle verifiche ispettive interne di competenza della Direzione Generale ed Assicurazione Qualità.
Il programma deve implementare un sistema che faccia da gestore delle responsabilità circa le attività attinenti alla Qualità.

Cosa fa il Q9000

Riguardo questo punto della norma, il pacchetto è attualmente in fase di sviluppo, per conseguire l'ambizioso traguardo di implementare una completa e sofisticata gestione della matrice delle responsabilità. L'obiettivo che si prefigge il lavoro di sviluppo è quello di controllare le "modalità" di accesso alle varie funzionalità tramite un modulo della Matrice della Responsabilità in cui sia possibile associare ad ogni matricola le funzioni che gli competono. Sarà possibile ad esempio far sì che l'incaricato all'evasione di una richiesta di intervento non possa accedere a tutta quella parte di documentazione (gestita dall'Ente responsabile) relativa alla valutazione e alla costificazione dell'attività eseguita, oppure sarà possibile consentire al collaudatore la sola interrogazione dei piani di campionamento, impedendogli di entrare in modifica se non possiede l'autorità per farlo.
Tuttora il programma sfrutta il notevole vantaggio della piattaforma hardware su cui è stato implementato: il Sistema Operativo dell'AS400 controlla l'accesso ai moduli in funzione della chiave di ingresso al terminale: la struttura attuale del programma basato su un sistema polverizzato di menù (ogni voce di menù corrisponde in genere a una funzione operativa: immissione, gestione, stampa, ecc...) consente di inibire l'accesso ai moduli. Si può decidere di non fare comparire nel menù la sezione relativa alla modifica dei documenti, per un determinato profilo.
L'indirizzo di sviluppo del pacchetto è quello di condensare le voci di menù in un solo programma generale per ogni modulo e di gestire il controllo delle autorizzazioni per le funzioni contenute, tramite la matrice delle responsabilità direttamente configurata dall'utente.
Il modulo della documentazione è stato concepito con questa filosofia: può essere interfacciato con un programma esterno dedicato alle autorizzazioni. È possibile controllare in questo modo quali documenti possa emettere il singolo operatore oppure se sia possibile apportare delle modifiche.

Risorse

(4.1.2.2) Il fornitore deve identificare le esigenze di risorse e mettere a disposizione risorse adeguate, inclusa l'assegnazione di personale addestrato (vedere 4.18), per le attività di gestione, di esecuzione e di verifica del lavoro, incluse le verifiche ispettive interne della qualità.

Significato della norma

La direzione del fornitore dovrebbe tenere conto che disporre di adeguati "mezzi e personale per le attività di gestione, di esecuzione e di verifica del lavoro" comporta notevole impegno e attenzione. Nello specifico delle verifiche, la direzione dovrebbe considerare:
  • il personale, fa la verifica adeguatamente preparato e motivato e soprattutto indipendente rispetto alle attività in oggetto di verifica;
  • la conoscenza delle norme e dei procedimenti di verifica esistenti più adatti ed efficaci;
  • l'addestramento;
  • i programmi di produzione che prevedano tempo per attività quali prove, collaudi e verifiche;
  • le risorse di tipo strumentale, sia hardware che software, tese a sostenere la conduzione delle verifiche, a consentire un'ampia e agevole raccolta di dati, a favorire una pronta analisi degli stessi e a trasferire tempestivamente le informazioni di ritorno ai responsabili interessati;
  • le procedure documentate;
  • i mezzi per accedere alle registrazioni della qualità;
  • un ambiente che incoraggi uno spirito di obiettività e di cooperazione da parte delle persone coinvolte nella verifica.

Cosa fa il Q9000

Il Q9000 copre in modo più che esauriente l'aspetto di gestione delle verifiche, consentendo un'ampia e agevole raccolta dati, la relativa elaborazione e il trasferimento delle informazioni di ritorno ai responsabili interessati (per questo è indispensabile il supporto di una piattaforma come l'AS400). I tempi, le modalità, i responsabili, la strumentazione da utilizzare il Q9000 li include nella stampa dei cicli di produzione, integrando in automatico le attività di verifica con quelle di produzione.
La scelta delle attrezzature adatte alle verifiche è guidata e direttamente gestita dal programma tramite il modulo "Strumenti di Misura". Le responsabilità sulle verifiche condotte sono sempre documentate e archiviate unitamente alle eventuali dichiarazioni su non conformità riscontrate. Il Q9000 gestisce direttamente le attività relative all'addestramento del personale adibito alle verifiche con opportuni algoritmi di classificazione e giudizio e mette a disposizione della direzione in forma chiara ed efficace tutti gli elementi necessari per operare la scelta più opportuna del personale di verifica o per decidere sulla necessità di un addestramento. Il programma inoltre dedica un intero modulo alla gestione delle attività di "audit", sia interno che esterno.

Si vedano per questi argomenti i seguenti argomenti:
  • Prove controlli e collaudi
  • Apparecchiature di controllo misura e collaudo
  • Audit
  • Addestramento

Rappresentante della Direzione

_i_(4.1.2.3) L'alta direzione del fornitore deve designare un membro della direttiva aziendale che, pur potendo avere altre responsabilità, abbia specifica autorità per:
a) assicurare che sia istituito, applicato e mantenuto attivo un sistema qualità conforme alla presente norma;
b) riferire alla direzione sull'andamento del sistema qualità al fine di permetterne il riesame ed il miglioramento._n_

N.B.: Le responsabilità del rappresentante della direzione possono includere il collegamento con enti esterni su argomenti relativi al sistema qualità del fornitore.

Significato della norma

Nell'ambito della definizione della politica della qualità è richiesto che la direzione generale indichi un rappresentante con le competenze specificate dalla norma.

L'attribuzione al rappresentante della Direzione delle responsabilità e dell'autorità specifica di assicurare nel tempo l'efficace applicazione del Sistema Qualità stabilito implica che l'Alta Direzione gli abbia attribuito, da un lato un'ampia delega di poteri tale da consentirgli di esercitare le proprie responsabilità e abbia stabilito, dall'altro, un canale di comunicazione che le permetta di essere prontamente informata di tutti i problemi che condizionano l'applicazione efficace della norma.
Un esempio di dichiarazione della responsabilità è il seguente:

"Al fine di concretizzare la linea espressa dalla politica della qualità, la Direzione ha stabilito di assegnare al Responsabile dell'Assicurazione Qualità, che è indipendente dalle altre funzioni, la responsabilità di:
  • identificare e registrare ogni problema relativo alla qualità
  • avviare, proporre e fornire soluzioni
  • verificare l'attuazione delle soluzioni
  • tenere sotto controllo la gestione di una non conformità fino al raggiungimento di una adeguata soluzione
  • assicurare alla Direzione che le prescrizioni delle procedure siano aggiornate e correttamente applicate."

N.B.: Se il rappresentante della direzione ha altre funzioni da svolgere, non ci dovrebbe essere conflitto di interessi. Ciò comunque dipende anche da altri elementi, quali la dimensione, la complessità dell'organizzazione, la quantità e la natura dei problemi da risolvere per assicurare la corretta ed efficace attuazione della norma. Si osservi che, dal testo della norma, non vi sono preclusioni al fatto che il rappresentante della direzione possa anche essere il responsabile della funzione Qualità.

Cosa deve fare un software

Un software della Qualità relativamente a questo ambito non ha funzioni particolari.

Cosa fa il Q9000

Il programma permette di definire la figura del rappresentante della direzione (mansioni, competenze, diritti di accesso alle informazioni e agli archivi, ecc...) all'interno della matrice delle responsabilità.

Riesame da parte della direzione

Il programma permette di definire la figura del rappresentante della direzione (mansioni competenze, diritti di accesso alle informazioni ed agli archivi, etc.) all'interno della matrice delle responsabilità.

(4.1.3) L'alta direzione del fornitore deve riesaminare il sistema qualità ad intervalli prestabiliti, tali da assicurare la sua continua adeguatezza ed efficacia nel soddisfare i requisiti della presente norma e la politica e gli obiettivi della qualità stabiliti dal fornitore (vedere 4.1.1). Registrazioni di tali riesami devono essere conservate (vedere 4.16)

Significato della norma

La presente norma richiede che la Direzione Generale abbia attivato un valido sistema di riesame dell'S.Q. in grado di evidenziare le differenze e gli scostamenti tra la situazione effettiva dell'azienda al momento della verifica e gli obiettivi espressi dalla Politica della Qualità nonché della norma stessa.
Nello sforzo teso al raggiungimento di una condizione di leader nella qualità, la Direzione deve costituire il punto di riferimento per tutto il personale e deve definire gli obiettivi per ogni settore e guidarvi l'intera azienda. Per avviare tutta l'organizzazione nel campo della qualità è necessario che la direzione aziendale sia consapevole dei problemi relativi alla qualità nel marketing, negli acquisti, nella ricerca, nella produzione, nel campo degli investimenti, e non ultimo nel campo della formazione. La direzione generale deve verificare personalmente e sulla base periodica nei vari settori aziendali le effettive applicazioni delle sue direttive nel campo della qualità, deve cioè svolgere l'Audit della Qualità. La direzione dovrebbe valutare periodicamente l'adeguatezza della frequenza del riesame. La frequenza dipende da circostanze particolari. Molte organizzazioni hanno trovato che tali riesami direzionali annuali sono appropriati; tuttavia questo intervallo non va considerato come obbligatorio.
L'attività e i risultati dovrebbero essere valutati su base sistematica o casuale, secondo quanto è più appropriato. Le aree con problemi ricorrenti dovrebbero ricevere un'attenzione particolare. I risultati dovrebbero essere documentati ed analizzati per individuare le tendenze che possono indicare problemi sistematici. Questi risultati dovrebbero essere discussi con le persone interessate.
Le modifiche al sistema qualità stabilite a seguito di un riesame direzionale dovrebbero essere attuate in modo tempestivo (il Q9000 consente di fare ciò tramite il modulo delle Azioni Correttive). L'efficacia di ogni modifica dovrebbe essere valutata.

Cosa fa il Q9000

Nell'ambito del riesame da parte della Direzione Generale, il programma è stato pensato per soddisfare l'esigenza di fornire nel modo più completo possibile la consapevolezza dell'andamento dell'azienda relativamente agli obiettivi della qualità sulla base di tutti i "dati oggettivi" disponibili. Il flusso di informazioni relative ai diversi aspetti delle attività che hanno influenza sulla qualità del prodotto, vengono gestite e archiviate dal programma in forma organizzata, in modo tale che la Direzione possa consultare in consuntivo o in dettaglio tutti i dati disponibili che sono stati registrati nel tempo; il programma consente di elaborare questi dati attraverso un raffinato sistema di INDICI, che, in modo sintetico e immediato, danno il polso della situazione.

La direzione può decidere di analizzare un particolare aspetto delle diverse attività mediante degli indici significativi, il cui valore fornisce una chiave per interpretare l'andamento di tali attività; come verrà spiegato nel paragrafo dedicato agli indici, l'architettura del programma è stata studiata per dare all'utente la libertà di crearsi autonomamente l'indice di valutazione più appropriato alle proprie esigenze per il tema da analizzare.
I dati in archivio possono essere consultati, parzializzati e consuntivati in funzione dei diversi fattori in gioco. Il programma è in grado di trasferirli poi su PC e da qui visualizzarli in forma di grafici: ciò consente alla direzione di riesaminare la situazione sulla base di dati oggettivi presentati in una forma controllata e visivamente significativa.
Per quanto riguarda l'organizzazione e la gestione delle riunioni di riesame, il Q9000 mette a disposizione il modulo degli Audit (si rimanda per questo al Capitolo 17).

Indici di valutazione

Il Q9000 mette a disposizione del fornitore un sofisticato sistema di valutazione e di esaminazione del Sistema Qualità basato su "indici". Il monitoraggio di tutti gli aspetti del Sistema Qualità è cosa assai complessa: eseguire verifiche su tabulati pieni di numeri che riportano i dati registrati in archivio comporta, dal punto di vista pratico, un notevole dispendio di tempo e di energie in contrasto con lo spirito della norma.
Utilizzare un software come il Q9000 che in modo intelligente permetta di organizzare, consuntivare e sintetizzare tutte le informazioni che quotidianamente vengono prodotte dal sistema informativo aziendale, fa compiere al fornitore un salto di qualità. Con un solo numero è possibile capire se il fornitore è di qualità, se il livello di qualità dei prodotti è sufficiente, se questo o quel reparto stanno lavorando negli standard di riferimento, ecc...
È chiaro che il valore dell'indice deve risultare dall'elaborazione di tutti i dati che influenzano l'aspetto del Sistema di Qualità a cui l'indice stesso si riferisce.
Si capisce a questo punto l'esigenza di avere la combinazione delle seguenti condizioni:
  • un software che permetta di creare degli indici complessi (dal punto di vista dell'articolazione della struttura) a piacere (Q9000);
  • un software che istantaneamente possa accedere agli archivi aziendali del gestionale senza attendere la duplicazione notturna dei dati (Q9000);
  • una piattaforma hardware unica per tutto il sistema informativo aziendale (AS400): ciò consente di avere disponibili tutti i dati, da tutti gli archivi dei vari settori, in tempo reale.

Il valore dell'indice che l'utente legge è il risultato di una serie di elaborazioni fatte dal programma sulla base della struttura dell'indice stesso. L'aspetto fondamentale è che con estrema semplicità e libertà, l'utente crea la struttura dell'indice. Se egli vuole un indice per il monitoraggio e la verifica del rendimento di un dipendente, anzitutto stenderà uno schema degli aspetti e delle informazioni significative ai fini dell'analisi (produzione di non conformità, ore lavorative, esito degli audit, ecc...). Dato che ogni argomento può essere il frutto di ulteriori sottoaspetti, la struttura dell'indice in esame tende ad assumere la forma ad albero. I vari argomenti inoltre hanno sull'indice generale una diversa influenza, perciò il valore assunto dai sottoindici deve essere pesato. Inoltre i vari componenti che costituiscono la definizione dell'indice generale non è detto che siano obbligatoriamente il frutto dell'elaborazione di dati contenuti in archivio. Alcuni sottoindici altro non sono che il frutto del giudizio espresso dal valutatore stesso sulla base di considerazioni soggettive.
Il Q9000 è impostato per realizzare tutto questo. L'utente ha la facoltà di costruire l'indice più adatto alle proprie specifiche esigenze, in funzione delle caratteristiche ritenute importanti e significative.
La filosofia del programma è proprio quella di consentire all'azienda di realizzare autonomamente sull'argomento desiderato il "Rating " del caso, che può essere Vendor Rating, Work Rating, Client Satisfaction o qualsiasi altro indice di valutazione legato a un particolare aspetto della realtà aziendale.

Premessa

Il programma gestisce due distinte categorie di indici:
a) Indici statici: sono indici che vengono assegnati direttamente dall'utente e sono il risultato di valutazioni attribuite dagli Enti responsabili ed inserite "manualmente nell'archivio";
b) Indici dinamici: sono indici che risultano da calcolazioni eseguite in automatico dal programma sulla base dei dati in archivio del tipo:
  • andamento della qualità delle forniture;
  • andamento delle tempistiche di consegna;
  • sensibilità all'aspetto qualitativo del prodotto;
  • rispetto della certificazione del prodotto consegnato e obbligo di conservazione dei documenti secondo le prassi stabilite;
  • ......
Per questo tipo di indici il programma apre i diversi archivi disponibili:
  • Non Conformità
  • Audit
  • Lotti
  • Documentazione
  • Strumenti di misura
  • Fmea
  • Personale
  • Richieste di Intervento

Un indice, quale ad esempio l'Indice di Valutazione Globale del Fornitore (IVVG), è costituito da una combinazione di indici statici e dinamici inseriti in un'architettura la cui complessità è fissata dalla fantasia e dalla capacità di analisi dell'utente (Fig. 1).

Fig. 1. Struttura di calcolo dell'indice

Per rendersene conto basta consultare il modulo di gestione della "Struttura degli Indici". Ad esempio, per l'indice IVVG, relativo al fornitore è stata impostata la struttura riportata nella figura 2.

Fig. 2. Indice di valutazione IVVG

L'elenco precedente rappresenta un'esplosione a tutti i livelli (è possibile parzializzare al livello desiderato) degli indici statici e dinamici che concorrono alla definizione dell'indice globale. La struttura su cui si basa la definizione di un indice è schematizzata mediante il FLOW CHART riportato in figura 1-5.
Come mostra lo schema, il valore dell'indice globale è definito da una struttura gerarchica a più livelli, per ognuno dei quali il programma calcola la media pesata e utilizza il risultato al livello superiore. Gli indici all'ultimo livello assumono il valore registrato in archivio: per i due diversi tipi di indici (dinamici e statici) vengono aperti due distinti archivi (questo argomento viene comunque approfondito meglio nei paragrafi seguenti).
I valori dei pesi dei valori assunti dei riferimenti a tabelle e archivi per ogni indice sono riportati in sintesi nelle colonne della finestra vista prima (valori ombreggiati).

N.B.: In genere i valori riportati nella finestra sono protetti. Il modulo dispone comunque dell'opzione di "Sblocco", mediante la quale si possono modificare i valori presenti nell'elenco, sia per quanto riguarda le descrizioni sia per quanto riguarda i pesi, le valutazioni, i riferimenti degli indici.

Fig. 3. Struttura generale indice

Tramite l'opzione di "Ripresa Valori", il programma calcola il valore dell'indice globale corrispondente ai codici introdotti tramite la seguente griglia, recuperando i valori degli indici conservati nei 2 archivi (statici e dinamici) con i valori delle valutazioni e riporta il risultato accanto al campo evidenziato (Fig. 4).

Fig. 4. Richiesta codici per simulazione indici

Inserendo nei campi della finestra di simulazione i codici dei riferimenti all'oggetto interessato all'analisi (Cliente, Fornitore, Work Center ecc.), il modulo in automatico fornisce il valore dell'indice globale aggiornato all'ultimo lancio dei programmi di calcolo degli indici.
Il percorso seguito dal programma per il calcolo degli indici globali è schematicamente il seguente (Fig. 1-7).


La costruzione della struttura di un indice è particolarmente semplice.
L'indice globale è impostato tramite una tabella (Tabella CRM) che contiene i riferimenti a sottotabelle (CRL), le quali, a loro volta, contengono dei sottoindici. La tabella associata ad ogni sottoindice contiene, oltre ai pesi, gli indirizzamenti a tabelle di ordine inferiore, a tabelle di valutazione (CRI) (per gli indici statici) o, ancora, al percorso per il recupero dei valori in archivio (per gli indici dinamici).
Collegandosi con il modulo di "Struttura Indici", si può selezionare un indice già definito in tabella oppure crearne direttamente uno nuovo, mediante l'opzione di aggiunta.

Fig. 5. Calcolo indice globale

Entriamo ad esempio in interrogazione nell'elemento IVVG della tabella degli indici globali (Fig. 6).

Fig. 6. Tabella indici globali

La tabella dell'indice richiede di indicare i codici del tipo di chiave a cui andrà a riferirsi l'indice.
Esempi di chiavi sono le triplette:
  • FO/AR/FASE+EM
  • CL/AR/FASE+EM
  • RI/AR/FASE+EM
Oltre ai campi che definiscono la griglia delle chiavi (i codici: fornitore/articolo/Fase+EM o altro elemento) adatte per quell'indice, è richiesto di specificare il riferimento alle tabelle dei sottoindici (nell'esempio è riportato FO); se si volesse modificare questo riferimento, basterebbe interrogare la tabella contenente tutti gli indirizzamenti e scegliere il sottosettore degli indici desiderati.

Ad esempio è possibile scegliere tra questo elenco di sottosettori (Fig. 7):

Fig. 7. Tabella sottosettori

Scegliendo un sottosettore, si accede a una tabella di indici dinamici o statici, tra cui scegliere quello desiderato (oppure, naturalmente, si può decidere di inserirne uno nuovo). Il meccanismo a questo punto si ripete.
Nella scheda di definizione di un indice si specifica in funzione del tipo:
  • il peso;
  • il sottosettore degli indici collegati;
  • riferimento a tabelle di valutazione: sono tabelle che contengono i possibili valori (impostabili dall'utente) attribuibili a quell'indice;
  • l'area di provenienza;
  • il tema dell'indice;
  • il livello di sintesi.

Vediamo ora in dettaglio la definizione degli indici statici e dinamici.

Indici statici

Gli indici statici associati sono definiti mediante una tabella (Tabella CRL), che specifica:
  • peso attribuito in funzione dell'importanza dell'indice stesso;
  • riferimento alla tabella di valutazione.
Il valore che il programma calcola per un indice statico è il risultato del prodotto tra il peso e la valutazione assegnata.


Il valore dell'indice entra nel calcolo di un indice globale nel modo spiegato precedentemente.
Il modulo di "Gestione degli Indici Statici della Qualità" è dedicato a consultazione/ impostazione/ aggiornamento degli indici statici (Fig. 9).

Fig. 9. Maschera di selezione

Si accede a questo modulo specificando l'indice globale (noi faremo riferimento al caso dell'indice sul fornitore IVVG, ma il discorso naturalmente è generale) di cui fanno parte gli indici statici; il programma legge nella tabella dell'indice globale quale griglia di codici è stata impostata e la propone per l'inserimento delle chiavi desiderate per l'analisi (codice del fornitore, codice del cliente, codice dell'articolo, periodo, ecc...).
Per consultare le registrazioni delle valutazioni sugli indici presenti nell'archivio degli indici statici si può usufruire di un sistema di ricerca che parzializza in funzione delle chiavi specificate.

  • Indicando solo il codice dell'indice di valutazione (**/**/**), ci si collega con l'archivio, prelevando tutte le registrazioni effettuate con la combinazione delle 3 chiavi impostate (Fornitore / Articolo / Fase + EM).

Ad esempio, inserendo l'indice IVVG, viene mostrato il seguente elenco di registrazioni (Fig. 10):

Fig. 10. Elenco registrazioni

  • solo con l'indicazione del tipo di ente (FO/**/**): in questo caso viene mostrato l'elenco delle registrazioni effettuate per quel fornitore: naturalmente asteriscando questo campo si riportano i documenti immessi relativamente al generico fornitore;

  • con l'indicazione del codice ente, del codice articolo (FO/Articolo/**) asteriscando la fase/esponente di modifica; compare l'elenco completo delle registrazioni eseguite sulla combinazione impostata;

  • con l'indicazione completa (FO/Articolo/Fase+EM) sulle specifiche dell'articolo al livello di modifica e fase di lavorazione specificate (se esistono) acquistato da uno specifico fornitore.

N.B.: In funzione delle chiavi (codici) impostate, il programma attiva una funzione di ricerca e recupera dall'archivio le valutazioni sugli indici statici.
Dal punto di vista tecnico la ricerca è una risalita, nel senso che il programma scandisce l'archivio partendo dai codici generici (**) fino a quelli impostati e ne acquisisce le valutazioni corrispondenti.
Il concetto viene comunque chiarito in seguito.

Dopo aver scelto la combinazione desiderata per l'analisi / aggiornamento della valutazione degli indici utilizzando anche le parzializzazioni disponibili (su fornitore, articolo, fase di lavorazione + EM, periodo), il programma presenta la finestra di visualizzazione degli indici statici (Fig. 11).

Fig. 11. Elenco indici statici

Ogni riga di questo elenco corrisponde ad un indice statico utilizzato nel calcolo dell'indice complessivo (nel caso dell'esempio è IVVG, ma potrebbe essere qualsiasi altro indice). Il programma in sostanza elenca tutti gli indici statici che appartengono all'architettura dell'indice globale, riportando a lato il peso ad esso attribuito e la corrispondente valutazione (sono visualizzati anche i codici dei sottosettori delle tabelle degli indici e delle valutazioni).
In funzione del modo in cui si entra in questo modulo (ovvero del numero di codici definiti nella maschera di ingresso), viene presentata la valutazione corrispondente alla combinazione specificata e nelle ultime 3 colonne i valori degli indici dei livelli superiori.
Vediamo di chiarire il concetto con l'esempio considerato in cui sono state specificate due chiavi:
  • codice del fornitore;
  • codice dell'articolo;
il terzo codice legato alla fase ed esponente di modifica, è stato impostato a (**).

Il programma attiva una ricerca di "risalita", come si diceva prima, e recupera dall'archivio le valutazioni relative a:
  • fornitore generico (**/**/**), riportandole nell'ultima colonna;
  • le valutazioni relative allo specifico fornitore (C1/**/**), nella penultima colonna;
  • le valutazioni della combinazione (C1/C2/**), accanto all'indice con la relativa descrizione della valutazione.

Entrando nel modulo in modalità di "modifica", l'Ente della Qualità responsabile della gestione degli indici può impostare o aggiornare le valutazioni riportate con nuovi valori tabellati.
Ad ogni indice statico, infatti, é legata una tabella (Tabella CRI) di possibili valutazioni da assegnare (il cui riferimento si trova nella tabella del'indice): ad ogni singola valutazione sono associati i valori, che vengono poi moltiplicati per il peso dell'indice.

Come spiegato nel paragrafo precedente, il programma prevede la possibilità di assegnare automaticamente i valori del livello di definizione superiore, utilizzando l'opzione "Assegna Livello Sup.".
Il programma, oltre ad aggiornare gli indici della combinazione impostata, permette di eseguire confronti tra i diversi livelli: indicando la colonna interessata, viene eseguito un confronto con le valutazioni del livello in oggetto. In altre parole è possibile vedere il modo in cui il livello di qualità di un fornitore per un dato articolo si discosta dal profilo del generico fornitore oppure dalla valutazione complessiva attribuitagli in generale.
Naturalmente è possibile eseguire tutte le combinazioni immaginabili tra i 4 diversi livelli (fornitore generico, fornitore specifico, fornitore/articolo, fornitore / articolo / fase o EM).
Riportiamo di seguito un esempio di confronto (Fig. 12):

Fig. 12. Confronto di valutazione

I valori calcolati nell'ultima colonna sono la differenza tra le due valutazioni ai due diversi livelli.
Il confronto che è in grado di effettuare il programma tra gli indici di valutazione relativi a un particolare aspetto dell'attività aziendale e i livelli qualitativi più generali è una funzione molto significativa dal punto di vista del Controllo Qualità. Sostanzialmente vengono portate all'attenzione degli Enti responsabili le "deviazioni e gli scostamenti" che un determinato fattore ha rispetto alla condizione del fattore corrispondente a livello più generale.
Si può quindi analizzare la bontà della fornitura di un articolo acquistato da un fornitore e la qualità generale delle forniture legate al fornitore stesso, per verificare se vi siano problemi specifici per l'articolo in oggetto.
Tra le altre cose, l'archivio in cui sono inseriti i dati degli indici è gestito a riferimento temporale, per cui è possibile, con opportuno trasferimento di dati su PC, plottare l'andamento delle condizioni di un dato fattore nel tempo.

Effettuare questo tipo di raffronti a più livelli senza un valido supporto informatico sarebbe un'impresa ardua e poco efficiente rispetto alla mole di risorse da impiegare: il programma elabora i dati in tempo reale, basandosi su archivi sempre aggiornati.
Gli indici statici così impostati sono elencati anche nel modulo della "Struttura degli Indici", che riassume gli indici statici e dinamici relativi a un dato indice globale.

Riassumiamo quanto visto sul modulo di "Gestione degli Indici Statici della Qualità" tramite il seguente schema (Fig. 13):

Fig. 13. Schema delle funzioni del modulo

Indici dinamici della Qualità

Per il calcolo degli indici dinamici il programma accede direttamente ai valori registrati negli archivi (lotti, non conformità, Audit, ecc...) gestiti dai vari moduli del Q9000.
In questa valutazione rientrano quindi tutte le informazioni raccolte e prodotte sul fornitore nel corso dell'attività dell'azienda riguardo a diversi aspetti come:
  • Non Conformità
  • Audit
  • Lotti
  • Documentazione
  • Strumenti di misura
  • Fmea
  • Personale
  • Richieste di Intervento
  • ecc...

N.B.: È opportuno ricordare che quando vengono registrati i controlli e i collaudi mediante il modulo, è resa disponibile un'opzione che permette di escludere la rilevazione effettuata dal Vendor Rating. Quando il programma cerca informazioni su quel fornitore per la relativa valutazione, evita di considerare i dati dichiarati esclusi, che comunque sono archiviati.

In base alla definizione di indice che l'utente imposta (Area, Tema, Livello di Sintesi e chiavi di ingresso), il programma, ogni volta che viene fatta girare la routine, in automatico preleva dagli archivi i valori aggiornati delle quantità di interesse ed eventualmente li elabora in funzione della formula di calcolo.
Nel Q9000 l'indice dinamico è individuato da 3 elementi:
  • AREA DI PROVENIENZA
  • TEMA DELL'INDICE
  • LIVELLO DI SINTESI

Fig. 14. Tabella indice dinamico VFRA

Come si può vedere, in questa tabella di definizione compaiono, oltre al peso attribuito all'indice, le indicazioni del riferimento per l'acquisizione dei dati di archivio e le formule di calcolo.
I 3 riferimenti che compaiono in questa scheda (Area, Tema, Livello) costituiscono le chiavi di accesso a un archivio contenente le informazioni relative ad una determinata combinazione di codici Cod1/ Cod2/ Cod3/ Periodo.
Associato ad ogni tripletta di chiavi (Area, Tema, Livello), esiste un programma di calcolo con il compito di prelevare dai vari archivi disponibili le informazioni (Max 30 valori) richieste in corrispondenza dei fattori specificati.
Il numero 18 è il codice che fa riferimento al 18esimo elemento dell'insieme di 30 indici appartenenti a quel tema per quel livello di sintesi, caricati in archivio dalle opportune routines.
Il concetto è comunque chiarito meglio di seguito.

Il modulo di Analisi degli Indici Dinamici gestisce creazione/ aggiornamento/ modifica/ annullamento degli indici stessi.
Partiamo anzitutto dall'analisi del modulo di "Selezione di un Legame" che, oltre a creare Aree, Temi e Livelli di Sintesi, genera il tipo di indice come legame tra questi 3 elementi, caricando la struttura così costruita in un archivio (Fig. 15).

N.B.: Il modulo di Gestione tabelle possiede sostanzialmente quasi le stesse funzionalità.

Fig. 15. Gestione dei legami logici tra indici

Supponiamo di voler definire un nuovo indice dinamico adatto alle nostre esigenze utilizzando questo modulo.
Per capire come è strutturata la definizione di un indice dinamico può essere utile il seguente schema che mostra come l'identificazione del tipo e delle caratteristiche è organizzata ad insiemi e sottoinsiemi (Fig. 16):

Fig. 16. Struttura indice dinamico

La creazione di un indice dinamico parte dalla definizione dell'area, che rappresenta un macroraggruppamento dei temi di interesse per le valutazioni; collegandosi con la tabella IGA dal campo Area presente nella finestra mostrata, è possibile aggiungere un nuovo (personale) elemento (vedere tabella) a cui si attribuisce un determinato codice di identificazione.
Esempi di aree sono le seguenti:
  • Area Contabilità
  • Area Produzione
  • Area Vendite
  • Area Zonale
  • Area di Assicurazione Qualità
  • Area Fornitori
  • Area Magazzini
  • Area Qualità

Si deve poi definire all'interno di un'area il tema dell'indice, attraverso la tabella IGT (vedere tabella), che specifica l'insieme di dati legati da un comune argomento.
Esempi di temi sono i seguenti:
  • Tema delle verifiche sugli Audit
  • Tema della Gestione delle Non Conformità per numero
  • Tema della Gestione delle Non Conformità per valore
  • Tema delle Richieste di Intervento
  • Tema del Personale
  • Tema della FMEA
  • Tema dei Lotti
  • ecc...

Per quanto riguarda il tema è necessario soffermarsi per un approfondimento.

N.B.: Si fa ora riferimento al modulo "Gestione Formule", nel quale si accede specificando il tema tabellato. Vediamo un esempio (Fig. 17):
Il tema in questo caso è QCN, ovvero Non Conformi; l'elenco riportato è l'insieme di informazioni che il programma dedicato, recupera dall'archivio delle Non Conformità creati dalle registrazione effettuate quotidianamente dai vari settori dell'azienda mediante gli opportuni moduli di gestione.
Il riferimento preciso a quale fattore fare riferimento per la ricerca dei dati (quale fornitore o quale centro di lavoro) è specificato dal livello di sintesi.

Fig. 17. Definizione di indici e formule
Esempi di livelli di sintesi sono:
  • Articolo (ART)
  • Articolo/Fornitore (ARF)
  • Articolo/Fornitore/fase + EM (A/F)
  • Fornitore (FOR)
  • Fornitore/Articolo (FOA)
  • Cliente (CLI)
  • Cliente/Articolo (CLA)
  • Dipendente (DIP)
  • ecc...

Ad esempio, fissando come livello di sintesi il fornitore e l'articolo, esisterà un programma associato all'area e al livello di sintesi, che andrà a rilevare dall'archivio tutte le informazioni sulle non conformità legate alla combinazione fornitore / articolo; quando verrà interrogato l'indice dinamico con l'indicazione dei codici precisi (il fornitore A e l'articolo B), si attiverà il programma corrispondente e i record trovati saranno portati in un archivio dedicato allla registrazione degli indici dinamici. Se si fosse specificato come livello di sintesi il fattore "Work Center" per lo stesso tema, un ulteriore programma, in base al codice inserito (Cliente C), avrebbe cercato nell'archivio delle non conformità tutte le informazioni specificate dai punti del tema (valori elencati nella finestra con indice inferiore a 30), per quel determinato cliente.
Per ogni Area / Tema / Livello di Sintesi il programma è predisposto per rilevare un numero massimo di 30 valori. L'aspetto importante di questa gestione è la libertà che viene lasciata all'utente di decidere che tipo di informazioni far recuperare dagli archivi. Con opportune modifiche, egli può inserire nuove caselle nella matrice del tema o modificare quelle esistenti.
Il limite di 30 valori è superato dalla possibilità di combinarli linearmente per definirne di nuovi, fino a un massimo totale di 99 indici per ognuna delle possibili combinazioni Area / Tema / Livello di Sintesi. Gli elementi presenti nell'elenco con indice 31 e 32 sono un esempio di indici creati dalla combinazione dei primi 30 fattori.
Quando creo un indice dinamico mediante la tabella con la specificazione dell'Area, del Tema e del Numero di indice in Archivio, individuo sostanzialmente un elemento dell'elenco: fissando anche il Livello di Sintesi ho individuato il preciso programma che sulla base dei codici inseriti (Fornitore A, Articolo B, piuttosto che il Cliente C o l'Work Center D) prende dagli archivi i valori opportuni.
Ogni volta che si lancia il calcolo di un indice globale a cui appartiene l'indice dinamico in oggetto, il programma aggiorna il record (o lo crea, se non esiste) nell'archivio, corrispondente alla combinazione di Area, Tema, Livello Sintesi, Cod.1, Cod.2, Cod.3, Periodo, caricando i primi 30 valori del tema (gli altri indici con codice superiore al 30 non sono archiviati, ma vengono calcolati al momento della consultazione).
È chiaro che nella tabella dell'indice al campo "Indice in Archivio" non può essere inserito un riferimento non presrnte nell'elenco del Tema.

Definizione delle formule

Se si desidera inserire un nuovo indice si hanno due possibilità:
  • indice con codice inferiore a 30 : si deve adattare opportunamente il programma del tema in modo che in corrispondenza al numero di riferimento sia riportato il dato desiderato.
  • indice superiore a 30 : trattandosi di un indice composto dalla combinazione dei primi 30 indici, si apre la seguente finestra che obbliga a specificare la formula di calcolo desiderata (Fig. 18).

Fig. 18. Definizione di indici e formule
La formula impostata utilizza come addendi i 30 indici dell'elenco principale, identificandoli con il numero d'ordine preceduto dalla lettera V.

Gestione legami

Esiste un archivio contenente i tipi di indice dove registrare tutte le diverse combinazioni tra Area, Tema, Livello di Sintesi. Ad esempio, nell'area Qualità, sotto il tema Acquisti, si possono avere diversi livelli: fornitore, fornitore articolo, ecc..., come mostrato dalla finestra del modulo "Gestione legami" (Fig. 19 ).
Questa finestra mostra alcune delle triplette create e registrate in un archivio tra Area/Tema/Livello, da utilizzare per definire un indice dinamico. Altre triplette possono essere create "ad libitum".

Fig. 19. Gestione legami indici

N.B.: L'elenco di combinazioni presenti nella lista può essere ordinato, parzializzato o selezionato a piacere dall'utente.
Per sintetizzare un nuovo legame tra Area, Tema, Livello basta aprire la seguente finestra, che si collega con le singole tabelle in cui sono registrati gli elementi creati (Fig. 20).

Fig. 20 Inserimenti di un nuovo legame logico tra gli indici

Il modulo dispone di opzioni che consentono di collegarsi con funzioni di interrogazione, spiegate nel paragrafo seguente.


Analisi indici

Il modulo di "Analisi degli indici "consente di consultare i dati registrati in archivio in funzione delle diverse combinazioni impostate.
Si richiede anzitutto di specificare l'Area di provenienza; è possibile poi da qui vedere l'insieme dei temi appartenenti all'area indicata; nello stesso modo si seleziona uno dei livelli di sintesi legati a quel tema (Fig. 21).

Fig. 21. Scelta del tipo di indice
Il programma mostra tutti i dati in archivio corrispondenti alla combinazione Area/Tema/Livello, parzializzando per una data combinazione di elementi, la cui griglia è funzione del livello.
L'ordinamento disponibile a 4 livelli è legato anch'esso al livello di sintesi. Ad esempio, entrando nelle parzializzazioni con una data Area (QUA), un determinato Tema (ACQ) al Livello di F/A (fornitore, articolo, fase), la seguente maschera obbliga l'immissione del codice del fornitore e dell'articolo, necessari per individuare in archivio i dati specifici (Fig. 22).
Se si fosse scelta un'altra tripletta di indice, tale maschera avrebbe avuto un aspetto diverso e i codici richiesti sarebbero stati altri.
Si può decidere di vedere elencati i valori delle quantità (quelle specificate dal Tema) che si riferiscono al mese di Gennaio per il fornitore A, per tutti gli articoli che fornisce: sono infatti richieste solo 2 chiavi della tripletta. Si possono altresì visualizzare tutti gli indici del tema legati all'articolo B (Non Conformità rilevate, scarti, % di difettosità.....) per il fornitore C per ogni periodo.

Fig. 22. Interrogazione degli indici

Dopo aver effettuato la selezione dei record interessati, il programma presenta le quantità specificate nel Tema che rientrano nei primi 30 codici.

Fig. 23. Interrogazione indici

In base all'ordinamento scelto (Periodo, Fornitore), il programma ha prelevato dall'archivio due record che corrispondono alle due chiavi specificate.
Le diverse opzioni disponibili permettono di parzializzare i campi che si desidera visualizzare e l'impostazione dell'ordine desiderato.
L'opzione F07 consente di selezionare solo gli indici interessanti: verranno visualizzati solo quelli indicati nella finestra che si apre.
Un'opzione utile è quella rappresentata da F18 che consente di scegliere i periodi per i quali far calcolare al programma i totali dei valori degli indici del tema in oggetto: è possibile quindi vedere il numero di non conformità rilevato su un articolo fornito da un certo fornitore nei mesi di Gennaio e Febbraio, oppure nell'intero arco dell'ultimo anno.
L'opzione F14 di generazione dell'archivio, consente di creare un file (Documento di una Cartella) in cui possono essere parcheggiati i dati riportati in visualizzazione. Disponendo di un'opportuno strumento di trasferimento dati da AS400 a PC, mediante fogli elettronici come Excel, si possono ottenere tutti i grafici possibili ed è possibile impostare un "Modello" di formattazione personalizzato per i grafici importati su PC, diverso da quello di Default (Fig. 24).

Fig. 24. Trasferimento dati su PC

Fig. 25. Esempio di output ottenuto automaticamente attraverso l'interfacciamento con EXCEL

Test di calcolo delle formule

Il presente modulo permette di visualizzare in modo diretto il risultato degli indici impostati dall'utente mediante la formula di combinazione delle 30 voci principali.
Per entrare è necessario specificare:
  • area
  • tema
  • livello
  • periodo
  • Cod.1
  • Cod.2
  • Cod.3
  • .......
Il programma in automatico si collega con l'archivio e mostra il contenuto dei 30 dati del record corrispondente alla combinazione specificata (Fig. 26).

Fig. 26. Test di calcolo delle formule
I riferimenti delle voci presenti nell'elenco del tema sono gli indirizzi relativi proprio a questi 30 dati qui riportati.
Tramite il campo "Indice di calcolo" si può inserire uno degli indici costruiti dall'utente (sono tabellati); il programma calcola il risultato utilizzando come addendi i valori elencati e corrispondenti ai valori presenti nella formula.
Un indice dinamico che ha come specificazione del campo "Numero di Indice in Archivio" una di queste voci, assumerà il risultato riportato.

Gestione archivio dati storici

Il modulo permette di consultare ed immettere i valori in archivio corrispondenti ad una data combinazione di chiavi (Fig. 27).

Fig. 27. Gestione storico indici
Il programma recupera tutte le informazioni che corrispondono all'identificazione specificata dalle 3 chiavi secondo l'ordinamento impostato. Un esempio è riportato nella figura 29.
Per ognuno dei record riportati (individuati dai 3 codici più il periodo) è possibile, oltre alle solite opzioni di modifica, annullamento ecc., consultare i valori degli indici del Tema in oggetto. Si veda l'esempio di figura 28.

Fig. 28. Elenco storico degli indici

Fig. 29. Visualizzazione valori degli indici

I dati elencati sono i valori degli indici corrispondenti alle voci del Tema ACQ per il particolare fornitore/articolo/fase+EM che il programma rileva in automatico dai vari archivi o si calcola direttamente.
Come è stato spiegato prima infatti, gli indici 31 e 32 sono il risultato dei calcoli che il programma esegue in funzione della formula corrispondente prendendo come addendi alcune voci dei primi 30 valori.
È disponibile un'opzione (Immissione Formule), per cui è possibile aggiungere al Tema un indice nuovo e una nuova formula, direttamente da questo modulo.
Esso ha anche un'altra funzione: se nella griglia di ingresso non si specifica il tipo di ordinamento (per Area o per Periodo), ma si inseriscono i codici del fornitore/articolo/fase+EM non ancora presenti nell'elenco visto prima, la finestra che si apre è di "immissione", nel senso che l'utente può specificare direttamente per ogni voce del Tema i valori che desidera. Appare quindi il seguente elenco degli indici del Tema (non appaiono quelli con indice superiore a 30) con i campi liberi per l'immissione (Fig. 30).

Fig. 30. Visualizzazione valori degli indici

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