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Visione Pianificazione in Sme.up


In Sme.up la pianificazione si pone obiettivi più ampi della determinazione di quali materiali mancano all'azienda, ma estende questa analisi alle altre risorse collegate alla produzione: volumi di magazzino, disponibilità di stampi e skills, unità di movimentazione materiali, ecc...
Inoltre, la pianificazione si collega completamente alle altre gestioni aziendali, in una relazione di dati integrati che porta al miglioramento virtuoso dei diversi processi. Per spiegarci meglio vediamo per esempio che relazione c'è tra la pianificazione e la datazione degli ordini di vendita, processo chiamato ATP.
Una corretta datazione degli ordini di vendita, ossia un ATP valido, è una analisi che partendo dall'articolo oggetto dell'ordine di vendita, ne determina la quantità libera da vincoli ( ossia quella che non è già stata promessa ad altri) ed utilizza questa informazione per calcolare quanto materiale mancante è necessario, quindi quanto si deve costruire impegnando i componenti al primo livello di distinta base.
Dopodichè ripete questa analisi per tutti componenti impegnati e reitera il processo: se deve costruire un componente, impegna i materiali che trova al 1 livello di distinta base, e così via.
Ogni volta che deve costruire qualcosa calcola il tempo necessario per farlo, lo aggiunge a quello che aveva già considerato per la costruzione del padre (in distinta base) ed allunga il Gannt delle ricostruzioni fino a determinare la data finale in cui sarà versato a magazzino l'articolo oggetto dell'ordine di vendita (Vedi fig. A).
ATP multilivello

Siccome il tempo necessario per costruire è proprio il leadtime che viene utilizzato dall'MRP per pianificare, l'inserimento di un ordine di vendita datato con ATP, permette all'MRP di analizzare il materiale mancante, pianificandolo e finendo con i suggerimenti più profondi (in distinta base) sulla data di oggi, ossia permette di non emettere suggerimenti scaduti.
Il fatto che non esistano suggerimenti scaduti rende il calcolo del prossimo ATP senz'altro più veritiero e credibile.
Quindi quello che succede è che un buon ATP permette un buon MRP, ed anche che un buon MRP permette un buon ATP.
Ci piace definire ciò col nome di "circolo virtuoso della pianificazione" (Vedi Fig. B).
Circolo virtuoso della pianificazione

Concetto di disponibilità

Tutta la pianificazione ruota intorno alla funzione "disponibilità" dell'articolo.
Questa funzione può assumere valori positivi e valori negativi; i negativi naturalmente indicano la quantità mancante dell'articolo, i positivi la quantità eccedente.
Ovviamente i periodi di eccedenza costano all'azienda in termini di inventario, mentre i periodi di mancanza rappresentano la "rottura di stock", ossia la impossibilità di disporre dell'articolo (Ref.: fig. 1).
Disponibilità nel tempo

Fonti

Gli eventi che determinano l'andamento della disponibilità sono chiamati in Sme.up "Fonti" (fonti di disponibilità): questi eventi possono avere le origini e le caratterizzazioni più disparate. Sme.up è in grado di leggere qualsiasi informazione riguardante l'articolo ed interpretarla come fonte positiva o fonte negativa
In generale diciamo che qualsiasi informazione esistente nel data base che contenga l'articolo ed un numero può essere letta come "Fonte di disponibilità".
Questa forte affermazione, quasi un principio di teoria, determina la possibilità di sviluppare un processo di pianificazione assolutamente libero da vincoli (o pregiudizi).

Politica di Pianificazione

Ovviamente è necessario che di un articolo si sappia che cosa fare, ossia se acquistarlo o produrlo o acquistarlo in conto lavorazione, ecc... È chiaro che se lo acquistiamo non ci interessa di avere la disponibilità dei suoi componenti di distinta, se invece lo acquistiamo in conto lavoro o lo produciamo dobbiamo preoccuparci di avere a disposizione anche i suoi componenti per il momento in cui cominceremo a produrlo. Queste informazioni sono contenute nelle "Politiche di pianificazione".

Pianificare

Pianificare significa agire sull'articolo (comprarlo o costruirlo) per non avere nella sua curva di disponibilità periodi di mancanza ed avere i periodi di eccedenza vicino al livello voluto (l'eccedenza può talvolta essere economicamente conveniente o necessaria per proteggersi da errori di valutazione nelle previsioni).
Quindi il problema di pianificare viene ricondotto a quello di descrivere le funzioni di disponibilità degli articoli, ossia di descrivere le "Fonti" degli articoli e quindi di applicare la "funzione di pianificazione" ( MRP) che determina cosa fare in funzione della politica dell'articolo.

In effetti il punto chiave è quello di "descrivere le fonti": A questo proposito facciamo prima chiarezza sulla terminologia e sui tipi di fonte:
  • le fonti che si sommano nella disponibilità sono di segno algebrico positivo o negativo perchè descrivono la presenza di materiale o la mancanza di materiale;
  • le fonti possono avere origine da informazioni non datate (data uguale a Blank) o da eventi datati come ordini di vendita o ordini di produzione o impegni di produzione (ad esempio la fonte "ordine di produzione" descrive la presenza dell'assieme prodotto alla data del presunto versamento);
  • l'impegno di produzione è la richiesta di materiale che è associata alla produzione di un articolo: rappresenta la quantità dei componenti dell'assieme che si produce. È una informazione collegata al documento "ordine", quindi deve essere fasata allo stesso (la variazione dell'ordine deve fasare gli impegni dell'ordine).
N.B. Ovviamente l'impegno esiste anche per gli ordini di conto lavoro.
Fonti e disponibilità

Quindi è importante individuare l'insieme delle fonti che determinano l'andamento della disponibilità: questo insieme in Sme.up si chiama "Gruppo Fonti".
Ovviamente ne può esistere più di uno e quindi la disponibilità di un articolo può essere determinata con diversi gruppi fonte, ottenendo risultati diversi. Ad esempio, in un gruppo fonti può essere inclusa la giacenza dell'area collaudo, mentre in un altro può essere esclusa.

A questo punto appare chiaro che articoli diversi potrebbero meritare di essere pianificati con gruppi fonte diversi.
In Sme.up questo è possibile associando i gruppi fonte alle politiche di pianificazione (Ref.: Documento "Tabelle di MRP").

Leadtime

Il leadtime è il tempo necessario per rendere disponibile una quantità di un articolo: è il tempo necessario dall'emissione dell'ordine (acquisto, conto lavoro o produzione) ad avere in casa disponibile il materiale. L'esistenza di questo tempo necessario per fare le cose è il motivo per cui si deve "Pianificare" in anticipo rispetto alla data di soddisfacimento dei clienti. Se il leadtime per tutto fosse zero (esercizio algebrico), potremmo aspettare di ricevere l'ordine cliente per disporne la spedizione immediata!
Naturalmente non è cosi, quindi dobbiamo normalmente pianificare in anticipo per poter soddisfare il Cliente quando necessario. È proprio questa comparazione tra il tempo a disposizione per soddisfare il cliente e il leadtime per rendere disponibile l'articolo richiesto che ci obbliga talvolta a produrre su previsione (Ref.: fig. 3). Se la data dell'ordine è inferiore al leadtime, non c'è modo di consegnare il materiale cominciando a produrlo solo quando si conosce l'ordine. Dobbiamo averlo già prodotto, quindi dobbiamo aver utilizzato come fonte negativa di fabbisogno (nel gruppo fonti utilizzato per pianificarlo) una informazione chiamata previsione.

Gestione delle previsioni

Facciamo a questo punto una riflessione sull'utilizzo delle previsioni: è una informazione nativamente approssimata (si puo' dire errata perchè si avvera per eccezione) e dobbiamo costruirla con metodi induttivi partendo da informazioni storiche applicate al futuro.
Pertanto non ha senso scriverla con precisione (esempio: prevedo che il 22 maggio riceveremo un ordine di 83 biciclette rosse con manubrio sportivo e sella di pelle), ma ha più senso descriverla con approssimazione (esempio: nel mese di maggio avremo ordini per 1.000 biciclette).
Tuttavia, la funzione di disponibilità che sta alla base della pianificazione, tratta gli articoli specifici e non le "biciclette" perchè deve determinare esattamente che vernice comprare e che selle costruire.
Quindi dobbiamo disporre di una funzione che trasformi dei dati approssimati in dati di dettaglio, coerenti con quelli approssimati. Inoltre questi dati debbono essere visti come fonte dall'MRP e debbono essere soggetti a revisione periodica (la revisione delle previsioni di vendita).
Sme.up risolve queste necessità con lo strumento Plan.up (chiamato anche MPS): si tratta di una specie di foglio elettronico, integrato con i dati del sistema gestionale...
Fusione ordini / previsioni

Plan.up: Strumento per la gestione dei piani

Questa specie di foglio elettronico permette di descrivere l'orizzonte temporale nell'asse delle ascisse (le colonne del foglio) con periodicità variabile (n = giorni, k = settimane, l = mesi), ed a questa suddivisione dà il nome di "Piano".
I dati che appartengono al piano sono contenuti in "Viste": le "Viste" sono contenitori di dati che possono essere organizzati con due chiavi variabili. Ad esempio possiamo avere la vista delle previsioni per Cliente/Articolo o per Regione/Tipo di Articolo o solo per Articolo.
Ovviamente in Plan.up ci sono dei Processi (sequenza di passi) che creano i piani, riempiono le viste di dati e li trasformano applicando le funzioni del sistema gestionale (esplosione di distinta, di ciclo, nettificazioni, operazioni algebriche tra viste, esplosioni da sintesi a dettaglio, etc.)
È abbastanza chiaro adesso che Plan.up è lo strumento ideale per gestire dei dati "non puntuali" nel tempo (perchè appartengono a periodi e non a giorni precisi): il processo di pianificazione che se ne deriva ha le capacità di descrivere la costruzione delle previsioni, la costruzione del piano principale di produzione e la costruzione dei fabbisogni previsionali derivati per i componenti .
Inoltre è lo strumento ideale per descrivere il consumo di risorse collegato ad un piano di produzione e disporlo a capacità finita.
Alla fine dei processi di Plan.up otterremo dei piani con delle viste contenenti diverse informazioni che potranno essere "catturate" da fonti di pianificazione e quindi partecipare alla costruzione della disponibilità necessaria per pianificare. Con questo anello completiamo la visione della pianificazione che è schematizzata in figura 4.
Notiamo che le fonti rappresentano il fulcro del disegno perchè sono in effetti il raccordo tra la costruzione della disponibilità ed i dati di origine che possono essere "documenti" del sistema informativo (ordini clienti, ordini produzione, impegni, etc.), dati statici (giacenze, scorte, punti di riordino) e/o dati previsionali contenuti in Plan.up.
Quadro generale pianificazione

Impatti su risorse produttive Secondarie:

Oltre alla gestione delle previsioni, o fabbisogni incerti, plan.up è anche lo strumento con cui si quantificano gli effetti della pianificazione sulle risorse produttive secondarie, ossia gli stampi necessari per produrre, i volumi di magazzino, gli skills vincolati per la produzione, ecc...
Questo è possibile perché in Plan.up ci sono diverse funzioni che possono scrivere in viste intestate ai diversi oggetti coinvolti, gli impegni datati necessari.
Il confronto di tali impegni con i calendari di disponibilità delle varie risorse critiche (in Sme.up si possono gestire calendari di oggetti variegati...) permettono la determinazione di stati di sovraccarico e quindi di richieste di pianificazione specifiche.

ATP : Available To Promise

La prerogativa fondamentale dell'ATP è che esso non deve alterare quanto già promesso ad altri clienti: ogni nuovo ordine deve rispettare i precedenti impegni, e a sua volta deve costituire un vincolo per gli ordini che si immetteranno successivamente.
Lo strumento con cui si realizza questa prenotazione di materiale è la disponibilità libera. Dato un profilo di disponibilità, la disponibilità "libera" è la quota parte che posso consumare senza mandare in rottura di stock (valori negativi) i punti seguenti del profilo. (Essa è, per ogni copertura, la disponibilità al netto della quota di impegni, passati e futuri, che essa soddisfa). (Vedi fig. 1, riga rossa).
Una particolarità è che gli impegni datati oltre il tempo di approvvigionamento cumulato (eventualmente aumentato di un numero di giorni di sicurezza) possono venire esclusi dal calcolo della disponibilità libera, in quanto sarà possibile soddisfarli interamente con nuovi ordini, senza intaccare disponibilità precedenti, che restano libere per soddisfare fabbisogni con data inferiore. (Vedi fig. 1, riga verde).
Disponibilità libera
La datazione degli ordini clienti tramite ATP, che rappresenta una delle massime aspirazioni di ogni azienda, ha in sé una serie di prerequisiti che ne rendono una implementazione efficace, ma notevolmente esigente nei confronti della organizzazione aziendale.
Buon MRP: La pianificazione materiali, con tutti i suoi prerequisiti (accuratezza di giacenze, distinte basi, tempi e lotti) deve già avere un grado di affidabilità pressoché totale, in quanto gli ordini che essa pianifica costituiscono, tramite la disponibilità libera, la fonte primaria per la determinazione di una data corretta.
La pianificazione deve inoltre essere tenuta 'pulita': i suoi suggerimenti devono essere eseguiti integralmente, si deve prestare attenzione a che non vengano pianificati ordini scaduti, e, se ciò accade, esaminarne il motivo e rimuoverli, perché, in caso contrario, darebbero un'illusione di disponibilità precoce.
Il settaggio dei parametri, (gruppi fonti, ecc...) e la comprensione dello strumento richiede, da parte del personale interno all'azienda, una notevole familiarità con le tematiche di pianificazione.
Per contro, una volta impostati tutti i parametri, eseguite le opportune verifiche e stabilite le regole di comportamento quotidiano, la datazione ATP viene ad essere un'azione totalmente automatica, e in questo sta la sua forza principale: lo strumento diventa una fonte di cui ci si fida totalmente. Se si vuol controllare ogni data, e si riesce a farlo, forse vuol dire che non si ha la necessità di tale strumento, perché il livello di complessità dell'azienda ed i suoi volumi non sono molto elevati, oppure ci si accontenta di un livello di approssimazione alquanto grossolano.

JMRP : Analisi Mancanti

Il JMRP è uno strumento di analisi disponibilità materiali, complementare all'MRP, per il programmatore/pianificatore che, a partire da un set di fabbisogni principali, scandaglia tutta la distinta base degli articoli, rilevando le coperture o le mancanze di materiale.
Un po' più in dettaglio, diciamo che deve rispondere ai seguenti requisiti:
  • analizzare in modo puntuale l'esigenza di materiale per un gruppo limitato di fabbisogni principali, chiamati commesse;
  • sviluppare le commesse in corso e/o previste per analizzare la copertura dei materiali;
  • verificare l' effetto del cambio di priorità delle commesse;
  • fornire uno strumento per il sollecito dei materiali mancanti per la commessa;
  • analizzare il rispetto degli appuntamenti tra gli ordini di produzione e gli ordini di assemblaggio.

In questo contesto, la commessa è l'elemento "fabbisogno principale": potrebbe essere un ordine cliente, oppure l'oggetto "commessa" di Sme.up , oppure un record del piano di spedizione della prossima settimana. In sintesi, diciamo che la commessa nell'ambito JMRP è una necessità di materiale caratterizzata almeno da un articolo, una quantità ed una data.
Queste "commesse" sono soggette a sequenziazione per poter essere analizzate con priorità diverse.
Ovviamente, la prima commessa analizzata sarà favorita nel trovare materiale disponibile mentre l'ultima dovrà accontentarsi del materiale non mangiato dagli altri.
Durante questa analisi, JMRP non opererà "lottizzazioni" di fabbisogni secondari, quindi nettificherà soltanto la quantità discreta che è richiesta.
La differenza di risultati che offre JMRP rispetto all'MRP è:
1. Considera solo un set preferenziale di fabbisogni principali (commesse) di cui è possibile cambiare la priorità ed eventualmente anche le quantità.
2. Non lottizza, quindi non introduce fabbisogni "gonfiati", mostrando solo ciò che realmente serve

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